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Picco dei contagi Covid in Ucraina e la Crimea rischia la crisi idrica

Violato il "cessate il fuoco" nel Donbass: in maggio uccisi 8 ucraini

6 giu 2020
La corrispondenza di Victoria Polishchuk
La corrispondenza di Victoria Polishchuk

Sembra che in Ucraina si stia entrando proprio ora nel picco dell'epidemia da coronavirus. Nelle ultime 24 ore si sono registrati 550 nuovi casi e le statistiche degli ultimi giorni mostrano un incremento quotidiano. Dall'inizio dell'emergenza, 26.514 i contagi e 777 i decessi, mentre i ricoveri sono stati 11.812. Nelle ultime 24 ore, 15 gli ucraini deceduti per l'infezione e 440 nuovi casi, di cui 83 a Kiev, 66 nella zona di Chernivtsi e 65 in quella di Lviv. Queste regioni non sono dunque pronte per la prossima mitigazione della quarantena. Ieri nel Donbass le formazioni armate, cosiddette “LPR” e “DPR”, hanno violato il “cessate il fuoco' 12 volte e due addetti alla manutenzione ucraini sono rimasti feriti. Nel mese di maggio 8 cittadini ucraini sono stati uccisi in questo conflitto armato. Il servizio di sicurezza dell'Ucraina e la Guardia Nazionale hanno intensificato la sicurezza nei siti critici nelle regioni meridionali. L'intelligence non esclude che la Russia possa usare la forza per ripristinare le forniture dal fiume Dnepr all'annessa Crimea. Prima dell'annessione l'85% del fabbisogno idrico dei residenti e delle imprese della Crimea era garantito dal Canale del Nord che riceveva acqua dalla terraferma Ucraina. Quest'estate nella penisola si prevede siccità.

Dall'Ucraina Victoria Polishchuk


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