Protesta a Mosca: almeno 600 fermi, anche la nuova leader

Forti tensioni anche ad Hong Kong, dove proseguono le manifestazioni antigovernative

Fonti di Ong parlano di almeno 600 fermi, eseguiti dalla polizia, oggi, nel centro di Mosca. Come sabato scorso, insomma, le forze dell'ordine avrebbero reagito in modo duro alla manifestazione organizzata dai membri dell'opposizione. Che chiedono “elezioni libere”, dopo la decisione del Governo di non ammettere alcuni candidati indipendenti alla tornata di settembre, per l'amministrazione della Capitale. Il motivo, avevano spiegato le autorità, starebbe nell'eccessivo numero di firme non valide, per partecipare al voto. Tra i fermati anche Lyubov Sobol, “fedelissima” di Alexei Navalny. A determinare la risposta “senza sconti”, della polizia, il fatto che si trattasse di un corteo non autorizzato; avendo gli organizzatori presentato la relativa domanda – a quanto pare – oltre i termini di legge, che prevede almeno 3 giorni di anticipo. Situazione che resta tesa anche ad Hong Kong, dove agenti – in assetto antisommossa - hanno lanciato gas lacrimogeni contro i manifestanti che, in piazza, avevano devastato una stazione della polizia. In precedenza uno di loro era salito su un palo e aveva strappato la bandiera cinese per poi gettarla nella baia dell'ex colonia britannica. La manifestazione, contro il governo locale e contro quello di Pechino, era iniziata in modo pacifico ma sta proseguendo lungo un percorso non autorizzato dalla polizia.

I più letti della settimana:

Questo sito fa uso di cookie, anche di terze parti, necessari al funzionamento e utili alle finalità illustrate nella privacy e cookie policy.
Per maggiori dettagli o negare il consenso a tutti o alcuni cookie consulta la nostra privacy & cookie policy