Proteste agricoltori: dall'Ue arriva la proroga sugli aiuti comunitari

In Italia intanto non si placano le polemiche sul caso Salis

Il motore dei trattori non si spegne e la rabbia monta. Le proteste degli agricoltori, partite dalla Francia contro le politiche Ue ritenute penalizzanti, si intensificano in Belgio, prendono piede in Spagna e continuano anche in diverse città italiane: bloccano le strade con i loro mezzi da lavoro. Il ministro dell'Agricoltura Lollobrigida incontra a Verona i rappresentanti del movimento. “E' andata bene” fa sapere, ma il Comitato degli Agricoltori Traditi smentisce: “Chi ha parlato con il ministro non ci rappresenta”. Il ministro Salvini attacca l'Unione europea e con lui anche lo stesso Lollobrigida.

"Gli agricoltori sono in piazza in tutta Europa perché hanno un problema con l'attuale Commissione Europea - afferma Salvini -. La guida Von der Leyen da questo punto di vista è disastrosa". "I segnali di esasperazione derivano da anni e anni di scelte scellerate - commenta Lollobrigida -, tra cui quella di diminuire la produzione a fronte di un consumo invariato. E' una scelta folle e senza senso". Da Bruxelles arriva un primo passo verso le istanze degli agricoltori: la Commissione Ue propone loro l'accesso agli aiuti comunitari, derogando anche per il 2024 all'obbligo di mantenere una parte dei loro campi a riposo. A stretto giro la bocciatura dei manifestanti: “Proposta debole e insufficiente”.

In Italia il Governo deve fare i conti anche con le polemiche sul caso di Ilaria Salis, scoppiato due giorni fa, quando la cittadina italiana arrestata a Budapest, è stata condotta in tribunale al guinzaglio, con manette a piedi e polsi: un trattamento contrario alle regole Ue. I suoi legali valutano la possibilità di un ricorso immediato alla Corte europea dei diritti dell'uomo. Oggi ha incontrato i genitori, che si sono definiti “moderatamente ottimisti”. La Farnesina ha chiesto all'Ungheria di valutare misure alternative alla detenzione e la premier Meloni ha chiesto all'omologo Orban “più umanità”. L'obiettivo è ottenere i domiciliari in Italia, richiesta che secondo gli avvocati dell'insegnante sarebbe già stata respinta il giugno scorso. Lunedì si discuterà del caso al Parlamento europeo.

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