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Russia: all'origine della deflagrazione di Severodvinsk un test missilistico "andato storto"

Continuano a preoccupare le possibili conseguenze dell'esplosione avvenuta in un poligono militare

13 ago 2019

Secondo alcuni esperti sarebbe stato un test “andato storto” su questo missile da crociera atomico – il 9M730 “Burevestnik” - ad aver innescato la deflagrazione costata la vita a 7 persone – tra tecnici e scienziati – nel poligono marittimo di Nyonoksa, nella regione subartica di Arcangelo. Un incidente che – nonostante le iniziali rassicurazioni - aveva subito destato preoccupazioni a livello internazionale. Funzionari statunitensi, citati dal New York Times, parlano addirittura di una situazione la cui gravità è seconda solo al disastro di Chernobyl. Tutto ciò nel bel mezzo di una nuova sfida sugli armamenti tra Washington e Mosca, con la possibilità che le parti rivali – in questa escalation – tendano ad enfatizzare i guai dell'avversario. “L'esplosione – ha twittato Trump - ha creato preoccupazione per la qualità dell'aria vicino all'impianto e molto più in là. Non è un bene!”. L'agenzia meteorologica russa, dal canto suo, fa sapere di aver registrato un livello di radiazioni gamma da 4 a 16 volte superiori i livelli consueti, nella città di Severodvinsk, subito dopo lo scoppio. Ma la situazione sarebbe tornata nella norma appena dopo 2 ore e mezza. Smentite inoltre le voci di possibili evacuazioni. “Sfortunatamente – ha ammesso il portavoce di Putin -, gli incidenti avvengono. Queste sono tragedie. E' importante ricordare gli eroi, che perdono la vita a causa di questi” episodi. Il Burevestnik – sempre che effettivamente si tratti di questo missile – era stato presentato lo scorso anno dal Presidente russo, insieme ad altri nuovi sistemi di difesa, come risposta all'uscita unilaterale degli Stati Uniti dal trattato anti-missili balistici.


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