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Sabotaggio Nord Stream, per Commissione europea atto deliberato per sconvolgere fornitura energetica Ue

La corrispondenza da Bruxelles di Brahim Maarad (AGI)

29 set 2022

Il sabotaggio del gasdotto di Nord Stream nel Mar Baltico scuote anche Bruxelles. La Commissione europea è convinta che non può essersi trattato di una coincidenza e che probabilmente si tratta all’ennesimo atto deliberato per sconvolgere le fornitura energetica all’Unione. L’esecutivo europeo chiede quindi che venga fatta chiarezza e minaccia che la risposta, in caso di colpe del Cremlino, sarà la più forte possibile. La Nato, da parte sua, ha annunciato che difenderà le strutture critiche e risponderà a qualsiasi attacco deliberato. Il caso finirà sul tavolo del vertice dei capi di Stato e di governo dei Ventisette che si terrà a Praga il 6 e 7 ottobre. Data entro la quale l’Unione spera di aver già approvato l’ottavo pacchetto di sanzioni proposto contro Mosca che prevede, tra l’altro, un tetto al prezzo del petrolio importato dalla Russia anche da Paesi terzi e una nuova blacklist per chi elude le misure restrittive. I danni ai gasdotti di Nord Stream preoccupano ovviamente i ministri dell’Energia che domani si riuniranno a Bruxelles in un consiglio straordinario per approvare il nuovo pacchetto contro il caro bollette. Daranno il via libera al taglio obbligatorio dell’elettricità, alla tassazione degli extra-profitti dall’elettricità prodotta non dal gas e a un contributo di solidarietà che dovranno versare le aziende fossili. Resta in corso il braccio di ferro sul tetto al prezzo del gas. Quindici Paesi chiedono che venga fissato per tutto il metano importato dall’Unione. La Commissione ritiene invece che debba essere limitato al gas russo perché altrimenti si metterebbe a rischio tutto l’approvvigionamento.  

Brahim Maarad, corrispondente AGI




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