USA 2020

Si aprono i seggi negli Stati Uniti per l'Election Day: a San Diego la delegazione consiliare presso l'Assemblea parlamentare Osce

Sullo sfondo una tensione crescente e il rischio sempre più forte di scontri

Di certo non mancheranno i colpi di scena nelle ore che ci separano dal risultato delle Presidenziali americane. Oltre a tafferugli e vandalismi in alcune città e a una tensione crescente, si fa strada l'incognita sui tempi della nomina del vincitore: si potrebbe, infatti, andare avanti anche per giorni, vista l'attesa per i voti via posta. Ovviamente, al centro ci sono i due sfidanti: Donald Trump e Joe Biden. Il primo già promette una battaglia legale per contestare le preferenze per posta e starebbe pensando di autoproclamarsi vincitore se sarà in testa in alcuni Stati chiave. “Sento di avere buone chance”, ha detto il tycoon. Di diverso stile il democratico Biden. “Governerò come un presidente americano – afferma – e lavorerò anche per quelli che non mi sostengono”.
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Già quasi 100 milioni di cittadini hanno votato anticipatamente, nel mezzo della pandemia, andando di persona o esprimendosi per posta. Oltre 28 milioni le schede ancora attese. Sul fronte dei possibili scontri, Casa Bianca blindata e tensione anche in Texas dove un gruppo di sostenitori di Trump ha cercato di mandare fuori strada un bus di fan di Biden.

In California, a San Diego, è presente la delegazione consiliare presso l'Assemblea parlamentare Osce composta dai consiglieri Michele Muratori e Paolo Rondelli, in Usa per monitorare le elezioni. 

In collegamento Paolo Rondelli

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