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Ucraina: cambiano gli equilibri sul campo; le forze di Kiev avanzano in profondità sul fronte di Kharkiv

Russi in forte difficoltà. Annunciate, dai partner Occidentali, nuove – consistenti – forniture di sistemi d'arma a Kiev

8 set 2022

Sorprendente la rapidità con la quale si sono spostati gli equilibri. L'iniziativa strategica è passata nell'arco di pochi giorni in mano a Kiev, con le forze del Cremlino in grave affanno nel tentativo di tamponare falle. Regole brutali, quelle delle guerre di logoramento; determinante il numero di soldati da inviare in battaglia. Ed il rapporto è nettamente a favore degli ucraini. Specie in questa fase, nella quale Mosca è impossibilitata a concentrare risorse. Ciò che sta avvenendo a sud di Kharkiv potrebbe incidere sulle sorti del conflitto: una manovra in profondità, per tagliare le vie di comunicazione verso Izjum e renderla indifendibile. Iniziativa ambiziosa, non priva di rischi; qualora andasse in porto i russi vedrebbero sostanzialmente azzerate le possibilità di una totale conquista del Donbass: obiettivo irrinunciabile per il Cremlino. Centrato anche il “timing politico” dell'offensiva: con la visita di Blinken a Kiev e la riunione dei ministri della Difesa NATO. Prova di dinamismo, quella degli ucraini, sul campo, che pare aver galvanizzato i partner Occidentali. Il segretario della Difesa americano ha parlato di successi evidenti”; ribadendo la necessità di un sostegno nel lungo periodo a Kiev. Approvati nuovi, consistenti, aiuti militari.

Decisiva, per lo sviluppo dell'operazione in corso ad est, la controffensiva su Kherson; che se da una parte ha portato a conquiste marginali, a fronte di perdite umane probabilmente rilevanti; dall'altra ha costretto Mosca a fare affluire un numero ingente di truppe su un fronte distante centinaia di chilometri dall'epicentro del conflitto. E dove è rimasto ferito il freelance italiano Mattia Sorbi. Il giornalista è stato soccorso da forze russe e trasportato in un loro ospedale. Non sarebbe in gravi condizioni. All'origine di tutto l'esplosione di una “mina ucraina”, che ha ucciso il suo autista, è stato riferito da Mosca; il Ministero della Difesa ha parlato di “provocazione dell'intelligence di Kiev per accusare la Russia”. Lontano dai campi di battaglia, intanto, prosegue la “guerra ibrida” fra blocchi; elemento chiave l'energia. Sarebbe rinviata, tuttavia, la resa dei conti tra Europa e Cremlino. Secondo fonti UE, infatti, la proposta di introdurre un “price cap” sul gas russo, annunciata da von der Leyen, non verrà discussa nel Consiglio straordinario di domani, ma slitterà ad ottobre. Putin aveva dal canto suo prospettato uno stop totale ad ogni fornitura. Ad avviso della BCE un simile scenario porterebbe ad una crescita negativa nel 2023.





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