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Ucraina: cresce il bilancio delle vittime a Kremenchuk. Colpito target militare, sostiene Mosca

Nel Donbass cresce la pressione russa su Lysychansk: ultima città della Regione di Luhansk ancora controllata da Kiev

28 giu 2022

E' salito a 18 morti - sottolineano le autorità locali ucraine -, il bilancio dell'attacco missilistico di ieri su Kremenchuk – nell'Oblast di Poltava -, che aveva provocato un vasto incendio in un centro commerciale. 36 persone risultano ancora disperse. Dure le accuse di Kiev a Mosca; che tuttavia nega si tratti di un “crimine di guerra”. L'obiettivo – sostiene il Ministero della Difesa – era un deposito in cui erano stoccate armi inviate dall'Occidente, colpito da un “missile di precisione”. Le fiamme si sarebbero poi propagate al vicino mall, che ieri – stando a questa ricostruzione – “era chiuso”. I leader del G7 parlano tuttavia di attacco abominevole della Russia”; già richiesta – dall'Ucraina – una riunione d'emergenza del Consiglio di Sicurezza ONU. Quanto alla situazione sul campo, è Lysychansk il luogo dove si registra la pressione massima delle forze del Cremlino: già penetrate nella zona industriale, nonostante un'accanita resistenza delle truppe di Kiev. Sotto il tiro dell'artiglieria russa le ultime linee di rifornimento; e ciò potrebbe preludere ad un definitivo accerchiamento della città.

Resterebbe insomma poco tempo - a disposizione della guarnigione ucraina -, per un eventuale ripiegamento sulla linea che corre da Siversk a Bakhmut: certamente più difendibile, e costantemente fortificata nelle settimane precedenti. Fase molto delicata; nella quale si giocano forse le sorti di questa guerra. Che Putin “non deve vincere”, è stato ribadito durante la conferenza finale del “Gruppo dei Sette”, in Germania: prologo del vertice NATO di Madrid. Una fiducia che tuttavia cozza con i dubbi confidati da funzionari della Casa Bianca alla CNN. I consiglieri di Biden – riporta il Network - avrebbero cominciato a discutere dell'opportunità che Zelensky moderi le sue aspettative su quello che le forze ucraine possono realisticamente ottenere”, probabilmente anche accettando l'idea che il territorio controllato da Kiev possa ridursi irreversibilmente.





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