CRISI UCRAINA

Ucraina: in serata nuovi colloqui. Lavrov: "una terza guerra mondiale sarebbe nucleare"

Ucraina: in serata nuovi colloqui. Lavrov: "una terza guerra mondiale sarebbe nucleare".

Prosegue senza sosta l'offensiva russa. Il centro di Kharkiv è stato colpito nuovamente da missili russi mentre le forze separatiste filo-russe della Repubblica popolare di Donetsk hanno circondato Mariupol. Il bilancio degli attacchi russi da Kiev denuncia la distruzione di centinaia di snodi di trasporto, edifici residenziali, ospedali e asili. I soccorritori hanno spento più di 400 incendi dopo i bombardamenti russi in tutto il paese ed hanno disinnescato 416 esplosivi. Gli Stati Uniti stimano che i morti russi nell'invasione Ucraina siano circa 2.000. Il secondo round dei colloqui tra Russia e Ucraina si terrà nella tarda giornata di oggi secondo il consigliere capo dell'ufficio del presidente ucraino Zelensky. La Russia si era detta pronta a continuare il negoziato mentre Kiev aveva puntualizzato che non avrebbe accettato ultimatum da parte di Mosca.

Non si possono escludere "rischi di scontro" con la Nato. Lo ha detto il viceministro degli Esteri russo Alexander Grushko. Lo riferisce la Tass. Secondo Grushko non si può escludere una escalation di "incidenti" tra Russia e Alleanza Atlantica. Boris Johnson alla Camera dei Comuni ha accusato la Russia di Vladimir Putin di compiere "crimini di guerra" in Ucraina. Londra è disponibile a sostenere un'eventuale accusa di fronte a un tribunale internazionale.

"Una Terza Guerra Mondiale, se dovesse scoppiare, sarebbe nucleare e devastante", ha avvertito il ministro degli Esteri russo Lavrov intervistato da Al Jazeera citata dalla Tass. "La Russia ha molti amici ed è impossibile isolarla", ha spiegato. Secondo il capo della diplomazia ucraina Kuleba, citato da Sky News Uk, la Nato starebbe "valutando" l'ipotesi di dar vita a una no-fly zone sui cieli dell'Ucraina su richiesta di Kiev. Questa opzione, esclusa fino a ieri esplicitamente da leader occidentali come Biden o Johnson, contemplerebbe automaticamente la possibilità di dover prendere di mira aerei militari russi e quindi, sulla carta, d'innescare uno scontro diretto con Mosca.

Le Borse europee si muovono in cauto rialzo coi futures Usa dietro ai quali hanno oscillato per tutta la mattinata. L'evolversi della guerra in Ucraina e le sanzioni allargate alla Bielorussia hanno contribuito a mettere in tensione le materie prime. Il petrolio, col texano Wti in salita del 4,7% a 108 dollari al barile e il Brent del 5,4% a 110 dollari in attesa dell'Opec+. Si impenna il prezzo del gas europeo. Valgono ormai quasi zero alcuni dei maggiori gruppi russi quotati alla Borsa di Londra attraverso i depositary receipts, i certificati che rappresentano le azioni di società estere mentre il listino di Mosca è chiuso per la terza seduta consecutiva.

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