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Ucraina: Kiev ignora le “annessioni” di Mosca e avanza ancora. Speculazioni circa possibili test nucleari russi

Zelensky ufficializza intanto la chiusura ad ogni ipotesi di negoziato con Putin. A Mosca l'ala più oltranzista spinge per l'utilizzo delle armi atomiche; al momento il Cremlino frena

4 ott 2022

Per vari Paesi europei, un brusco risveglio da una lunga fase “post-storica”. Ha avuto questo effetto la guerra, al netto delle ricadute economiche. Si rischia ora la più catastrofica delle eventualità: divenire epicentro di un conflitto nucleare. Dal direttore della CIA il riconoscimento di ciò che da tempo era apparso ovvio a molti analisti: Putin – ha dichiarato Bill Burns - si sente con le spalle al muro e può essere piuttosto pericoloso. Nelle stesse ore il britannico Times riferiva della possibile preparazione di un test nucleare russo; forse nel Mar Nero, utilizzando un drone sottomarino. Una dimostrazione di forza, insomma; non un vero e proprio “first strike”. Definito però “non impossibile” l'utilizzo di un'atomica tattica in Ucraina. Speculazioni smentite dal portavoce di Putin, che ha parlato di “esercizi di retorica nucleare” dei “media e politici occidentali”. Anche perché la rappresaglia dell'Alleanza Atlantica – è stato detto più volte – sarebbe “devastante”; e innescherebbe forse un'escalation incontrollabile. Questo l'attuale scenario, caratterizzato dall'assenza di prospettive di dialogo. Nessun negoziato con Putin, ha messo nero su bianco Zelensky. Caduti nel vuoto i suggerimenti di un personaggio del calibro di Kissinger. E colpisce la ruvidità con la quale i vertici di Kiev hanno commentato le condizioni di pace proposte sotto forma di sondaggio twitter da Elon Musk, che pure aveva messo a disposizione del Paese invaso il sistema satellitare Starlink. Ucraini determinati piuttosto a sbaragliare i russi sul campo di battaglia, massimizzando l'attuale superiorità numerica, ed il continuo flusso di forniture militari da Occidente. Evidenti i risultati: prima il successo strategico nella regione di Kharkiv – possibile prologo alla riconquista di territori nel Donbass occupato -; poi una vigorosa ripresa dell'offensiva verso Kherson, dopo settimane di stasi. Nullo l'effetto di deterrenza delle annessioni decise dal Cremlino; mentre per l'effettivo dispiegamento delle decine di migliaia di riservisti mobilitati occorrerà tempo. Il fatto è che, secondo alcuni, una sconfitta provocherebbe il collasso statuale della Russia; e a Mosca pare in atto una sorta di resa dei conti, con l'ala più oltranzista che spinge per l'utilizzo delle armi atomiche. A completare il quadro un nuovo test nordcoreano, che ha messo in allarme numerose cancellerie. Un missile balistico a raggio intermedio avrebbe infatti sorvolato le regioni settentrionali del Giappone, prima di cadere in mare. Corea del Sud e Stati Uniti hanno risposto con un'esercitazione militare specifica.





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