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Ucraina: la NATO esclude la consegna di caccia durante la controffensiva

Prorogato intanto il mandato di Stoltenberg alla guida dell'Alleanza Atlantica. In mattinata l'area metropolitana di Mosca è stata attaccata da droni

4 lug 2023

Ha parlato di "atto terroristico", il Ministero degli Esteri russo; attribuendo a Kiev la responsabilità di un attacco con droni – questa mattina - in più aree dell'enorme agglomerato metropolitano moscovita. Paralizzato per qualche ora l'aeroporto internazionale di Vukovo; segnalato l'abbattimento di 5 apparecchi. Nessun ferito. Dubbio il senso strategico di simili raid; pare abbiano piuttosto una valenza psicologica, nell'accrescere il senso di insicurezza – il peso della guerra - fra la popolazione russa. Dall'altra parte, per i decisori ucraini, è fondamentale galvanizzare il fronte interno in una fase cruciale del conflitto. Si parla di successi sul fronte di Bakhmut; al contempo un apparente cambio di registro della narrazione: focalizzata oggi non sui guadagni territoriali della controffensiva – che paiono modesti, o comunque non corrispondenti alle aspettative della vigilia -, bensì sulle perdite che si starebbero infliggendo al nemico.

Ma sulle cifre è guerra di propaganda tra i belligeranti. Anche se in genere è chi attacca, che si espone maggiormente; specie se privo di superiorità aerea. Sul punto in queste ore una notizia che parrebbe deludere le speranze di Kiev. Il Presidente del comitato militare della NATO ha infatti escluso una risoluzione “a breve termine” della questione delle forniture di aerei da combattimento al Paese aggredito. Giudicando non compatibile – con una controffensiva in corso – assicurare la necessaria logistica, e l'addestramento di piloti e tecnici.

E ciò in vista del vertice di Vilnius; e nel giorno dell'ufficializzazione del prolungamento di un altro anno del mandato di Stoltenberg alla guida dell'Alleanza Atlantica. Significativo come i Paesi membri non siano riusciti a trovare una quadra sul nome del successore. Tensioni, nel frattempo – e le consuete accuse incrociate -, riguardo la centrale nucleare di Energodar. Stando a quanto riferito dalla Tass l'Ucraina avrebbe chiuso ieri sera la linea di trasmissione che fornisce elettricità all'infrastruttura. Al momento nessuna conferma indipendente.





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