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Ucraina: Mosca dichiara tregua temporanea. Polemica, e "no" di Kiev, su corridoi umanitari

Giornata caratterizzata dal terzo round negoziale fra Kiev e Mosca. Il Governo russo diffonde intanto una lista di “Paesi ostili”; fra questi anche San Marino

7 mar 2022
Ucraina: Mosca dichiara tregua temporanea. Polemica, e "no" di Kiev, su corridoi umanitari

Teoricamente un gesto di distensione - in vista dei colloqui di oggi - la dichiarazione unilaterale di Mosca per un cessate il fuoco. La lenta, sanguinosa, manovra avvolgente delle forze armate russe, si sarebbe dunque arrestata – questa mattina – in modo temporaneo; per consentire l'avvio – ha dichiarato il Ministero della Difesa – di corridoi umanitari da 4 città assediate. Ma è sulle modalità, di questa operazione, che si sono subito scatenate polemiche; seguite dal netto “no” delle Autorità ucraine. Proposta “immorale”, a loro avviso; poiché i percorsi indicati per i flussi di profughi – è stato detto – sono diretti “solo verso Russia e Bielorussia”.

E' così effettivamente per le due più grandi città del Paese: Kiev e Kharkiv; mentre a Sumy e Mariupol sono previsti anche corridoi verso aree controllate dall'esercito ucraino. E cresce la tensione nella strategica città sul Mar d'Azov, da giorni completamente accerchiata; e dove la Croce Rossa parla di percorsi di evacuazione minati. Secondo Mosca i civili di Mariupol sarebbero utilizzati come “scudi umani”, da militari che il Cremlino definisce nazisti. Gli ucraini puntano invece il dito contro l'esercito russo, accusato di aver continuato a sparare mentre si radunavano i convogli. Durissime accuse incrociate, insomma, accompagnano il terzo round negoziale che si svolge – anche in questa occasione – nei pressi di Brest, in Bielorussia.

Sui colloqui pesa anche il giallo, dai contorni inquietanti, riguardante la morte del negoziatore ucraino Denis Kireyev. Tutto ciò mentre vari protagonisti della scena internazionale continuano ad invocare una via d'uscita diplomatica alla crisi. E anche la Cina, che ha forti interessi economici in Ucraina, si dice pronta a mediare. Il Ministro agli Esteri Wang Yi ha comunque definito “forte come una roccia” l'amicizia con Mosca; che ha dunque in Pechino un partner fondamentale per evitare l'isolamento. Di oggi anche la notizia – diffusa dalla Tass – di una lista di “Paesi ostili”, elaborata dal Governo russo, a seguito della campagna di sanzioni contro Mosca. Citata anche la Repubblica di San Marino. Nel decreto è previsto il pagamento in rubli, di debiti contratti in valuta estera con creditori facenti parte di Paesi inclusi nella lista.





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