Ucraina: sì dell'Eurocamera alla produzione di armi per Kiev, il Pd si divide sull'uso del Pnrr

La corrispondenza di Fabio Fantozzi de La Presse

Via libera del Parlamento europeo al regolamento Asap per la produzione di armi e munizioni per l'Ucraina. L’Eurocamera, ad essere precisi, ha adottato la sua posizione negoziale, con un’ampia maggioranza, affidando alla commissione Industria il compito di avviare i negoziati con il Consiglio Ue. L’intento è quello di approvare in via definita il provvedimento nella sessione plenaria di luglio grazie alla procedura d’urgenza. La legge, proposta a inizio maggio dal commissario Breton, mira a potenziare la capacità di produzione di munizioni e missili per poterle consegnare tempestivamente a Kiev, oltre ad aiutare i Paesi Ue a rifornire i propri arsenali. Verranno introdotte misure specifiche, tra cui un finanziamento di 500 milioni di euro, per potenziare la capacità produttiva dell'Ue e far fronte all'attuale carenza. Il testo è stato approvato dalla mini-plenaria a Bruxelles senza correzioni. Sono stati infatti respinti tutti gli emendamenti, compresi quelli proposti dal gruppo dei socialisti e democratici che aveva fatto proprie le richieste del Pd di introdurre il divieto di usare le risorse del Pnrr e dei fondi coesione e di rispettare i diritti dei lavoratori sugli orari. Una volta bocciati gli emendamenti, la delegazione dem si è divisa sul voto finale: con dieci europarlamentari su sedici a favore del provvedimento, quattro astenuti, un assente e un indipendente che ha votato contro. In realtà, quella dell’uso dei fondi del Pnrr, è una possibilità molto remota, che andrebbe inserita nei capitoli relativi alla resilienza, e il governo italiano ha già fatto sapere che l’utilizzo di tali fondi per le armi non è all'ordine del giorno.

Fabio Fantozzi (La Presse)

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