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Ucraina: sospesa l'evacuazione dei civili da Mariupol. Zelensky chiede no fly zone

6 mar 2022
foto @ebu
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Restano ancora bloccati 200mila civili in attesa di essere evacuati da Mariupol, dove per seconda volta è stato sospeso il  corridoio umanitario e la gente, secondo la Croce Rossa, "vive nel terrore". Putin accusa Kiev di aver impedito l'operazione, perché "continua a non rispettare gli accordi raggiunti su queste questioni umanitarie", e il suo governo sottolinea che le "operazioni militari" vanno avanti, e praticamente tutte le forze aeree ucraine "sono state distrutte". Con oltre 1,5 milioni di rifugiati partiti dall'Ucraina negli ultimi 10 giorni è in corso "la crisi di profughi più veloce in Europa dalla Seconda Guerra Mondiale", informa l'Unhcr. In Polonia ieri si sono registrati 129mila nuovi arrivi, mentre sono 14.237 gli ucraini entrati in Italia finora: in 24 ore sono stati più di 3mila, un numero che segnala un aumento del flusso.

"Vi chiediamo ogni giorno una no-fly zone, se non ce la date, almeno forniteci aerei per proteggerci. Se non ci date neanche questi, rimane una sola soluzione: anche voi volete che ci uccidano lentamente. Questa sarà anche responsabilità della politica mondiale, dei leader occidentali". Questo l'ultimo appello di Zelensky. Ma la Polonia risponde che non manderà i suoi jet e non consentirà di usare i suoi aeroporti. Zelensky ha anche annunciato che è stato distrutto l'aeroporto di Vinnytsia, 250 km a sudovest di Kiev, mentre Mosca sostiene che "praticamente tutte le forze aeree del regime di Kiev pronte alla battaglia sono state distrutte"

Nella mattinata di oggi ci sono stati pesanti bombardamenti a ovest e a nord-ovest di Kiev e l'impatto delle esplosioni è stato sentito da team della Cnn a Kiev e nell'area a sud-ovest della capitale. Colpi di mortaio hanno raggiunto anche un checkpoint che consente l'ingresso di civili in città. Si ha al momento indicazione di tre morti da parte delle autorità ucraine, due sarebbero bambini. Il presidente Zelensky, dopo aver avvertito che "i russi si preparano a bombardare il porto ucraino di Odessa", annuncia che l'aeroporto di Vinnytsia -250 km a sudovest di Kiev- è stato distrutto da razzi russi.

Il presidente turco Erdogan, nel suo colloquio telefonico di stamane con Putin, ha detto che è necessario "garantire il cessate il fuoco, aprire i corridoi umanitari e firmare il trattato di pace". Il Cremlino ribatte che le "operazioni speciali" possono essere sospese solo se Kiev cesserà le sue azioni militari, e esprime la sua "speranza che durante il prossimo round di negoziati i rappresentanti dell'Ucraina mostreranno un approccio più costruttivo che tenga pienamente conto della realtà esistente".

Un colloquio telefonico -il quarto dall'invasione dell'Ucraina- fra il presidente francese Macron e Putin è durato quasi due ore. Il premier israeliano Bennett, che ieri ha visto Putin a Mosca e il cancelliere tedesco Scholz a Berlino, ha parlato oggi con Zelensky, riferendo poi al suo governo che "anche se le probabilità non sono grandi, sempre che c'è una piccola fessura, il nostro obbligo morale è di fare ogni tentativo."





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