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Ucraina: Ue, progressi sulle riforme, prepararsi per l'allargamento

La corrispondenza di Fabio Fantozzi de La Presse

22 giu 2023
Fabio Fantozzi (La Presse)
Fabio Fantozzi (La Presse)

L’Ucraina ha fatto notevoli progressi sulla strada per l’adesione all’Ue. A dirlo è la presidenza svedese di turno del Consiglio Ue che oggi ha riunito i ministri degli affari europei a Stoccolma. L’occasione è servita per il commissario Ue all’Allargamento, Olivér Várhelyi, per fornire una prima relazione orale sui progressi delle riforme di Kiev. Dei sette passi indicati dalla Commissione, due sono stati realizzati, e in particolare la proposta di legge sulla nuova Corte costituzionale, l'adozione di una legge sui media e la pubblicità, la riforma degli organi giudiziari e la nomina di nuove autorità anticorruzione. Certo la strada è ancora lunga, fa notare Bruxelles, che elogia l’enorme sforzo intrapreso da Kiev nonostante le difficoltà di dover gestire un paese in guerra. Per l’Ucraina si tratta di processo diverso dagli altri: perché oltre al conflitto in corso e agli interessi geopolitici, si tratta di un grande paese, il cui ingresso avrà un impatto sugli equilibri Ue.

Ecco perché Bruxelles si sta già ponendo il problema di come sarà l’Europa nel futuro prossimo e come dovrà cambiare dal punto di vista politico e istituzionale. "Dobbiamo pensare a cosa somiglierà un’Unione allargata: abbiamo già cominciato a pensarci, perché non parliamo solo di Ucraina ma anche di Moldova e Balcani occidentali", ha affermato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. La relazione di oggi servirà da stimolo per il percorso di riforme per Kiev, che ha tutto il supporto tecnico della Commissione, in attesa del rapporto completo che verrà presentato a ottobre e che servirà da base per la decisione che i leader Ue dovranno prendere a dicembre sull’avvio dei negoziati.

Fabio Fantozzi (La Presse)





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