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Ucraina: USA valutano se fornire a Kiev bombe a grappolo

Secondo Human rights watch queste armi – potenzialmente in grado di arrecare danni indiscriminati ai civili – sono state utilizzate da entrambi i belligeranti nel corso del conflitto

6 lug 2023

Evidentemente un minimo canale di comunicazione è rimasto attivo tra i belligeranti; lo dimostra il nuovo scambio di prigionieri; 45 per parte. Per il resto bandita ogni forma di dialogo. Un solo obiettivo: infliggere il maggior danno al nemico. Anche con armi vietate da molti Paesi e che lasciano un'indiscriminata eredità di morte, come le munizioni a grappolo. Utilizzate da entrambe le parti, ha sottolineato Human rights watch; continueranno a mutilare ed uccidere civili per anni, è stato ricordato. Nonostante questa fama sinistra Washington sta valutando “con attenzione” – è stato detto – se fornire cluster bomb a Kiev. Un segnale indiretto – forse - di come la controffensiva ucraina non stia procedendo come immaginato alla vigilia. Fortificazioni e campi minati si frappongono all'incedere delle forze di Kiev. Zelensky ha rivelato come la volontà fosse quella di partire molto prima”, per non dare la possibilità ai russi di prepararsi. Si è lamentato allora della “lentezza”, nella consegna di sistemi d'arma da parte dei Paesi NATO. Era in visita in Bulgaria, oggi, il Presidente. Stando al Wall Street Journal Sofia sarebbe pronta a vendere all'Ucraina due reattori nucleari di fabbricazione russa, da installare alla centrale di Khmelnytskyi. Uno dei paradossi di questa guerra, caratterizzata da continui rimpalli di accuse su scenari da incubo: come il rischio di una contaminazione radioattiva su vasta scala. Fa paura la retorica intorno alla centrale di Zaporizhzhia. Media ucraini hanno rilanciato oggi immagini satellitari che mostrerebbero nuovi oggetti sul tetto dell'unità 4. Il fatto che le cancellerie occidentali non paiano sbilanciarsi è un elemento comunque di cui tenere conto. Non un caso, forse, l'uscita odierna del capo dell'intelligence militare ucraina: “penso che ora il pericolo di un disastro provocato intenzionalmente stia lentamente diminuendo”. Vi è però un elemento oggettivo, di fragilità: la possibilità che l'area dell'infrastruttura divenga teatro di scontri; trovandosi sostanzialmente in prima linea. Dall'altra parte del Paese, invece, a centinaia di chilometri dal fronte, la città di Leopoli: investita da una nuova ondata di strike missilistici russi. Semidistrutto un condominio. Segnalate almeno 5 vittime civili; diversi i feriti, mentre si continua a scavare fra le macerie.





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