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Ucraina: visita a sorpresa di Zelensky a Londra. In serata a Parigi, per un vertice con Macron e Scholz

Chiede nuove armi il Presidente ucraino. Il tour-lampo europeo proseguirà domani, a Bruxelles, per una plenaria straordinaria del Parlamento UE

8 feb 2023

Accolto con i massimi onori, Zelensky, nel Paese che sin dall'inizio aveva spinto per un confronto senza compromessi con la Russia. Quando l'ipotesi di una resistenza prolungata, e potenzialmente vittoriosa, pareva pura fantascienza. Non poteva che essere questa, insomma, la prima visita europea per il Presidente in guerra. Tappa addirittura a Buckingham Palace, per l'udienza con re Carlo III; dove nonostante il rigidissimo cerimoniale all'ospite è stato consentito di vestire la tenuta verde militare divenuta ormai un simbolo.

Pare aver trovato terreno fertile, a Londra, l'agenda di Zelensky; riassumibile in due parole: “più armi”. Come i missili “a più lunga gittata” che il Premier Sunak si è detto pronto ad offrire. E poi i jet militari: l'ennesima linea rossa che pare destinata ad essere oltrepassata. Il Ministro della Difesa è già stato incaricato di esaminare quali velivoli possano potenzialmente essere forniti. Con ogni probabilità Zelensky rinnoverà la richiesta domani, al Consiglio Europeo di Bruxelles. L'impressione, del resto, è che non vi siano più ostacoli all'escalation; e che i leader occidentali siano ormai disposti ad accettare le possibili conseguenze di una simile sfida al Cremlino. Che pure mantiene l'iniziativa, attualmente, sui campi di battaglia del Donbass.

Non si parla più di difendere il Paese aggredito; ma di “vittoria militare decisiva” dell'Ucraina, come sottolineato senza alcuna remora dal capo del Governo britannico. Anche il nuovo Ministro della Difesa tedesco, di ritorno da Kiev, pare su questa linea; confermando a posteriori la valenza soprattutto politica dello sblocco del dossier Leopard. In serata a Parigi, Zelensky; per una cena di lavoro con Macron ed il cancelliere tedesco Scholz. Tutto ciò mentre il Ministero degli Esteri russo ripete come vi sia un rischio reale di uno “scontro militare diretto” con l'altra potenza nucleare: gli Stati Uniti. Nelle scorse ore il discorso sullo stato dell'Unione di Joe Biden, in continua emorragia di consensi. Da qui un focus su questioni interne, con alcune scintille con l'ala più dura dei Repubblicani. Quanto all'Ucraina nessun cambio di rotta: “staremo al vostro fianco finché sarà necessario”, ha detto, rivolgendosi all'Ambasciatrice di Kiev.





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