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Ucraina: Zelensky rifiuta al momento l'accordo con gli USA sulle terre rare

Cancellerie europee in subbuglio, intanto, dopo le prese di posizione di Trump

15 feb 2025
Volodymyr Zelensky
Volodymyr Zelensky

Si continua a combattere lungo tutta la linea del fronte: dalle lande semidistrutte del Donbass a ciò che resta del saliente di Kursk. Con l'iniziativa da tempo in mano russa; difesa ucraina, però, ancora coriacea, con sporadici contrattacchi. Un enorme punto interrogativo, però, il dietro le quinte diplomatico di questi giorni. Che Trump puntasse ad una rapida cessazione delle ostilità, e ad un disimpegno da questo quadrante, era in fondo prevedibile; non però la portata delle sue uscite riguardo l'eventuale avvio delle trattative e le relazioni con Mosca. Un profluvio comunicativo che ha gelato la leadership di Kiev. Oggi la replica di Zelensky. Non solo è tornato a rivendicare un ritorno ai confini pre-2022 – obiettivo definito irrealistico dalla nuova amministrazione di Washington -; ha anche annunciato di aver rifiutato l'intesa con Washington sulle terre rare: dopo la richiesta dell'equivalente di 500 miliardi di dollari da parte dell'inquilino della Casa Bianca. L'accordo “non è ancora pronto a proteggere i nostri interessi”, ha dichiarato; sottolineando come debba comunque essere collegato a garanzie di sicurezza. Una sorta di scatto d'orgoglio, quello del Presidente ucraino. Quanto alla prospettiva di un accordo per una cessazione delle ostilità, ha posto l'accento sulla necessità di un coinvolgimento di Kiev e dell'Europa. Che cerca intanto la quadra, dopo il terremoto di questi giorni. Spiazzate, però, le varie cancellerie. “La Francia ospiterà un summit europeo sull'Ucraina lunedì prossimo”, ha annunciato il Ministro degli Esteri polacco Sikorski. Notizia non confermata, però, da fonti dell'Eliseo. Al momento si starebbe discutendo piuttosto di un possibile incontro informale.





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