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Vaccini a San Marino, l'ambasciatore israeliano spinge su Gantz per un ok all'invio

18 mar 2021
La pagina online del Times of Israel
La pagina online del Times of Israel

Secondo quanto riportato dall'emittente pubblica israeliana Kan - ripresa da The Times of Israel - l'ambasciatore di Israele in Italia e San Marino, Dror Eydar, sta incalzando il ministro della Difesa, Benny Gantz, per consentire l'invio sul Titano di una fornitura di 5.000 dosi vaccino anti-Covid, come era stato promesso prima che lo stesso Gantz bloccasse l'esportazione ai Paesi amici. Secondo alcuni alti funzionari, Benjamin Netanyahu non aveva il diritto di autorizzare questa scelta.



Anche Gantz ha criticato l'approccio "go-it-alone" (fallo da solo) del primo ministro ed ha messo in dubbio le affermazioni di Netanyahu secondo cui Israele è in possesso di centinaia di migliaia di dosi in eccesso. Il primo ministro aveva infatti deciso di condividerne una parte con alcuni Paesi amici (che non ha nominato), come ringraziamento, per lo più simbolico, "in cambio di cose che abbiamo già ricevuto”. Sono però almeno due i paesi, Honduras e Repubblica Ceca, ad aver già ricevuto una fornitura di 5.000 dosi. E sarebbero dovuti arrivare anche a Cipro, Mauritania, Ungheria, Guatemala, Maldive, Etiopia, Ciad, Kenya, Uganda, Guinea e, appunto, San Marino.

La richiesta di Eydar – prosegue il quotidiano online - è arrivata quando diversi paesi europei, tra cui Germania, Francia, Italia e Spagna, hanno sospeso l'uso di AstraZeneca per sospette trombosi in alcuni vaccinati, sebbene gli enti regolatori affermino che non vi siano correlazioni con la vaccinazione.

Tuttora, secondo Kan, è in atto la cosiddetta “diplomazia dei vaccini”. Israele starebbe infatti trattando con Moderna per inviare fino a 100mila dosi di vaccino in 20 Paesi, rilevando che c'è una certa urgenza nel trasferimento poiché le dosi scadrebbero a fine maggio. Si tratterebbe delle dosi acquistate da Israele prima dell'accordo con Pfizer-BioNTech. Una trattativa che sta sollevando molti interrogativi visto che Palestina e Cisgiordania sono ancora alla ricerca di vaccini e stanno registrando un innalzamento preoccupante dei contagi e il collasso degli ospedali.

Sebbene Israele - conclude il giornale - abbia vaccinato oltre 5 milioni di cittadini, l'Autorità Palestinese, che secondo gli Accordi di Oslo ha comunque responsabilità sulla sanità, non ha ancora ricevuto spedizioni massicce. Delle dosi che hanno raggiunto Ramallah, la maggior parte sarebbe stata somministrata a coloro che avevano legami con l'élite.




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