
Al vertice Nato si raggiunge l'intesa sull'aumento delle spese militari. Secondo Trump, la cui presenza non era scontata, si è trattato di un grande successo. Sì al 5% del Pil annuo da investire nelle esigenze fondamentali di difesa e nelle spese relative a difesa e sicurezza entro il 2035, in conformità con l'articolo 3 del Trattato di Washington, si legge nella dichiarazione finale del vertice dell'Aja, e spiega anche la presidente del Consiglio italiana.
Gli alleati si dichiarano uniti anche di fronte alla minaccia a lungo termine rappresentata dalla Russia, anche se nel documento finale poi non c'è alcuna definizione dell'invasione russa in Ucraina, né menzioni sul futuro ingresso di Kiev nella Nato, al contrario di quanto accadde a Washington l'anno scorso, dove si stabilì il principio del percorso irreversibile.
Il presidente statunitense Trump a L'Aja ha comunque incontrato il presidente ucraino Zelensky, mentre non c'è stato alcun saluto con lo spagnolo Sanchez, “ma è stata una casualità”, ha detto quest'ultimo. Incontri bilaterali anche per il presidente turco Erdogan, Paese ospitante del prossimo vertice Nato nel 2026.
talia impegnatissima anche a ottenere il risultato del cessate il fuoco a Gaza, ha confermato infine la presidente Meloni, che ne ha parlato anche con Trump, e ritiene che tutti gli alleati siano consapevoli che è il momento più favorevole per ottenerlo.
Nel video il punto stampa della presidente del Consiglio Giorgia Meloni