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Viaggio del Papa in Iraq: Sebastiano Caputo, “evento di portata incredibile”

Il giornalista, reporter e direttore de “L'Intellettuale Dissidente”, osserva come il Pontefice – nella recente visita apostolica in Iraq – abbia lanciato 3 potenti messaggi.

9 mar 2021
In collegamento Skype Sebastiano Caputo
In collegamento Skype Sebastiano Caputo

“Un uomo umile e saggio; a me ha fatto bene all'anima questo incontro”; così Papa Francesco, a proposito dello storico colloquio con il grande ayatollah al-Sistani. Uno dei momenti cardine della visita apostolica in Iraq. Sebastiano Caputo, giornalista con una profonda conoscenza del Medio Oriente, sottolinea come in soli 3 giorni Bergoglio abbia ribaltato schemi geopolitici e confessionali secolari; lanciando 3 potenti messaggi. Innanzitutto – afferma - “Papa Francesco sposta l'attenzione mediatica sulla comunità cristiana in Iraq”, che ha sofferto forse più di tutte “la strategia del caos mediorientale”.



E poi il passaggio nell'antica città di Ur - considerata la casa di Abramo, dei monoteismi – che “ribalta la logica geopolitica dei Patti di Abramo e ricolloca la figura di Abramo in una dimensione religiosa”. Infine l'incontro con l'ayatollah al-Sistani, che Caputo definisce “grandioso”, e con il quale – continua – Francesco “ha elevato gli sciiti come interlocutori privilegiati di un dialogo interreligioso e allo stesso tempo, pur non dicendolo ufficialmente, riconosce il sacrificio dei combattenti sciiti nella lotta al terrorismo di matrice wahabita”.

Nel servizio l'intervista via Skype a Sebastiano Caputo: giornalista, scrittore e direttore de “L'intellettuale Dissidente


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