Visita di Putin a Mariupol. Duro commento di Kiev: ritorno “sulla scena del crimine”
Timori di disordini, intanto, negli Stati Uniti, per il possibile arresto di Trump
Alta tensione a New York, dove ogni opzione è al vaglio in vista del ventilato arresto di Donald Trump; che ha incitato i suoi sostenitori a scendere in piazza. Inevitabili i parallelismi con l'incubo dell'attacco al Congresso: evento paradigmatico di quello che alcuni analisti hanno definito il malessere americano. Il Procuratore di Manhattan – duramente attaccato dall'ex inquilino della Casa Bianca – rassicura intanto il suo staff: la sicurezza – sottolinea - è la “priorità”. Trump ha dal canto suo già messo in chiaro che la corsa per le Presidenziali continuerà comunque. Scenario da incubo, per i repubblicani; già divisi sull'ingombrante figura del magnate. Alta pressione su DeSantis. Ha già fatto la sua scelta invece lo Speaker della Camera McCarthy, parlando di volontà di “vendetta politica” contro il tycoon.
Silenti al momento i democratici; non il multimiliardario Elon Musk, che si è detto sicuro di una vittoria schiacciante di Trump in caso di incriminazione. Vicenda dirompente; peraltro in concomitanza con il caos finanziario seguito al crac di Silicon Valley Bank. Fallito il tentativo di trovare un acquirente. In un simile scenario difficilmente l'Amministrazione Biden potrà focalizzarsi su quadranti ritenuti periferici. Come quello balcanico. Dove allora è l'UE a cercare un ruolo da protagonista, nella normalizzazione delle relazioni tra Belgrado e Pristina. Borrell ha annunciato un'intesa. Pronta ad attuarla, la Serbia; ma senza firmare nulla, restando fermo il “no” al riconoscimento del Kosovo. Da Vucic anche un commento sul mandato di arresto per Putin spiccato dalla Corte dell'Aia. Avrà conseguenze negative, a suo avviso, sugli sforzi di pace. Parola tabù, ormai. Con scontri di una violenza inaudita in tutto il Donbass. Kiev parla dell'impossibilità tattica, per i russi, di completare la conquista di Bakhmut. Ma il territorio ancora in mano ai difensori, pare sia costantemente eroso dall'avanzata delle truppe di Mosca. Che recentemente avrebbero anche respinto alcune ricognizioni in forze degli ucraini sul fronte di Zaporizhzhia. Oggi la visita a sorpresa di Putin a Mariupol, dopo la tappa in Crimea. Duro il commento del consigliere di Zelensky, Podolyak; che ha parlato di ritorno “sulla scena del crimine”.
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