USA

Washington: focus sul supporto statunitense a Kiev

La corrispondenza da Washington di Marco Liconti (LA PRESSE)

Washington - Gli Stati Uniti intensificano il loro sostegno militare all'Ucraina. Secondo le anticipazioni della stampa americana, Washington si appresta ad inviare a Kiev batterie di missili Patriot, uno dei sistemi di difesa aerea più sofisticati in dotazione alla Nato. Se il presidente Joe Biden autorizzerà l'invio, si tratterebbe di una risposta alle richieste del presidente ucraino Zelensky e ai continui bombardamenti russi, che hanno devastato le infrastrutture civili ucraine, in particolare la rete elettrica. Mosca ha reagito alla notizia minacciando "conseguenze incalcolabili", ma la Casa Bianca sembra ormai decisa. La seconda novità della settimana, sul fronte della guerra, viene da un'altra rivelazione della stampa americana. Secondo Nbc News, un funzionario dell'Amministrazione Biden, nel corso di un'audizione al Congresso, ha riferito che a giudizio di Washington l'Ucraina ha le capacità militari per riconquistare la Crimea.

Sebbene un'offensiva militare sulla penisola occupata e annessa da Vladimir Putin nel 2014 non sia ritenuta imminente, la valutazione americana ribalta quanto affermato alcune settimane fa dagli stessi militari di Washington, che avevano escluso questa possibilità. In questo scenario, la Crimea non costituirebbe più un'eventuale merce di scambio con Mosca per arrivare ad un cessate il fuoco e a un negoziato. Resta il timore che di fronte ad una completa riconquista ucraina dei territori occupati, Putin possa reagire facendo ricorso all'arma atomica, con conseguenze incontrollabili per la sorte del conflitto e il coinvolgimento della Nato. Nel frattempo, nel nuovo bilancio della Difesa appena approvato dal Congresso, sono previsti ulteriori aiuti militari a Kiev, mentre il Pentagono ha annunciato che a partire da gennaio 500 militari ucraini saranno addestrati ogni mese in Germania all'uso dei sistemi d'arma più sofisticati. La guerra procede anche sul fronte delle sanzioni. Dopo le nuove misure punitive annunciate giovedì da Washington, anche l'Unione europea venerdì ha approvato il nono pacchetto di sanzioni contro Mosca. Tra le 200 personalità ed entità inserite nell'elenco, anche il partito di Putin, Russia Unita.

La corrispondenza da Washington di Marco Liconti (LA PRESSE)

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