GUERRA IN UCRAINA

Zelensky: “Dobbiamo tutti essere pronti alla minaccia nucleare della Russia”

Cresce il rischio di una grave escalation, nell'attesa della battaglia decisiva nel Donbass. Duro monito di Mosca a Washington sull'invio di sistemi d'arma “più sensibili”

La guerra in Ucraina potrebbe prolungarsi per tutto il resto dell'anno. E' quanto avrebbe confidato il Segretario di Stato americano agli alleati europei. Si spera non si tratti della classica “profezia che si autoadempie”. Quel che è certo è che da tempo non si parla più di pace. Le autorità ucraine hanno parlato oggi di 7 civili uccisi nei pressi di Kharkiv, durante un'evacuazione. Paradigmatico il caso di Mariupol, ridotta ormai ad un cumulo di macerie. I russi avanzano in “modo aggressivo”, ha dichiarato un comandante ucraino; che ha invitato il Governo a “sbloccare” l'assedio “militarmente o politicamente”. Utopiche entrambe le opzioni. Da non escludere, invece, la creazione da parte dei russi di un “cordone di sicurezza” intorno alla grande acciaieria Azovstal, dove è asserragliato il grosso dei resistenti. E questo per ridispiegare un numero considerevole di truppe per l'offensiva nel Donbass, sulla quale conta il Cremlino per tornare al tavolo delle trattative da una posizione di forza. Al momento deve tuttavia fare i conti con il disastroso affondamento dell'ammiraglia della flotta del Mar Nero. Ieri anche attacchi su aree residenziali in territorio russo; bollati da Kiev come operazioni false-flag. Vulnerabilità cui Mosca tenta di ovviare con strike missilistici, anche sulla Capitale, dove è stata colpita una fabbrica di armi. La Casa Bianca ha intanto messo fine ad ogni speculazione su un possibile viaggio a Kiev di Biden. Ma proseguono gli invii di nuove armi; che potrebbero portare a “conseguenze imprevedibili”, ha ammonito la Russia. “Dobbiamo tutti essere pronti alla minaccia nucleare della Russia”, dichiara Zelensky. L'impressione, insomma, è che l'invasione abbia aperto una fase di grave instabilità; non solo in Europa – dove Finlandia e Svezia accelerano verso la NATO -, anche in Estremo Oriente, in una sorta di effetto domino. Taiwan ha denunciato l'incursione di 6 jet militari di Pechino, nel giorno della visita di una delegazione del Senato americano. Chiaro il messaggio a Washington della Repubblica Popolare, che per l'occasione aveva lanciato a sorpresa manovre militari.

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