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Zelensky, l'Occidente è diviso su Russia. Kiev, in 3 mesi sono scomparsi 1.918 bambini

Rudenko: 'pronti a fornire corridoio umanitario per navi che trasportano alimenti'. Fonti Ue, da Mosca sul grano vogliamo misure concrete

25 mag 2022
@President.gov.ua - Foto Wikipedia di Zelensky (Licenza Creative commons)
@President.gov.ua - Foto Wikipedia di Zelensky (Licenza Creative commons)

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è intervenuto oggi per la seconda volta in tre giorni in videoconferenza al Forum di Davos facendo notare che l'Occidente è diviso nell'affrontare la Russia: "La mia domanda - ha detto Zelensky - è: c'è in pratica unità (tra gli occidentali)? Io non la vedo". L' Ucraina, ha aggiunto, avrebbe "bisogno di un'Europa unita".

Oggi il vice ministro degli Esteri russo, Andrey Rudenko, rispondendo ad un appello lanciato dall'Occidente a Mosca ha detto: "La Russia è pronta al dialogo con tutti i partner internazionali sulle forniture di grano dall'Ucraina". Ha inoltre affermato che la Russia "è pronta a fornire un corridoio umanitario per le navi che trasportano prodotti alimentari fuori dall'Ucraina". La replica non si è fatta attendere: "Tutto ciò che proviene dal Cremlino oggi ha davvero poco credibilità, ogni annuncio non può essere ritenuto credibile a meno che non venga seguito da azioni concrete". Lo ha detto all'ANSA una fonte diplomatica europea commentando le parole di Rudenko. "Sono le azioni illegali della Russia ad aver creato questa crisi, sia energetica che alimentare", sottolinea.

Dall'inizio dell'invasione russa, il 24 febbraio, il Segretariato del Commissario per i diritti umani del Parlamento ucraino ha ricevuto richieste da parte dei parenti di cercare 1.918 bambini scomparsi: "la maggior parte di loro sono bambini delle regioni di Donetsk, compresa Mariupol, Kiev e Kharkiv ", scrive il servizio stampa dell'Ufficio del difensore civico su Telegram, citato da Ukrinform, in occasione della Giornata internazionale dei bambini scomparsi. "Costanti bombardamenti, evacuazioni forzate, deportazioni, movimenti caotici, fughe, rapimenti tra i fattori che hanno provocato questo fenomeno", si legge nella nota.







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