GUERRA

Zelensky: "Numero di carri armati e tempo di consegna cruciali".

Le forze armate ucraine intanto hanno ammesso di essersi ritirate da Soledar, nel Donetsk, dove si combatte aspramente con i soldati russi.

Svolta sui carri armati per l'Ucraina: Olaf Scholz e Joe Biden hanno trovato l'accordo: dagli Stati Uniti arrivano a Kiev gli Abrams M1 e la Germania fornirà i Leopard finora negati. Secondo la Cnn 31 i tank in arrivo da Washington, mentre il cancelliere tedesco Scholz ha dato l'ok per 14 Leopard. In totale i carri armati che arriveranno in Ucraina potrebbero raggiungere quota 100. Il via libera di Belino vale infatti anche per gli altri dodici paesi alleati che nei loro arsenali hanno i superpanzer tedeschi.

Oltre ai carri al pacchetto di aiuti appartengono anche addestramento, logistica e manutenzione dei sistemi di munizione. I tank USA saranno prodotti da zero e non verranno presi dalle scorte americane, ciò vuol dire che serviranno mesi prima dell'arrivo. Zelensky su questo ringrazia ma sollecita: “Il numero di carri e il tempo di consegna sono cruciali".

Nuova mano tesa verso l'Ucraina che contribuisce però ad alzare, ulteriormente, il clima di tensione. Immediata la replica di Mosca secondo cui si tratta di “palese provocazione”. “Le forze americane in Germania – accusa Putin – sono truppe d'occupazione” e “le forze armate russe – aggiunge l'ambasciatore russo negli USA Anatoly Antonov – distruggeranno i tank e gli equipaggiamenti Nato”. Diretto anche il messaggio del portavoce del Cremlino Peskov: “Bruceranno nello stesso modo degli altri".

Le forze armate ucraine intanto hanno ammesso di essersi ritirate da Soledar, nel Donetsk, dove si combatte aspramente con i soldati russi. Mosca già il 13 gennaio aveva dichiarato la vittoria.

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