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Zelensky: "Pronto a parlare con Putin". Lavrov: "La Russia non si considera in guerra con la Nato"

30 apr 2022
Zelensky: "Pronto a parlare con Putin". Lavrov: "La Russia non si considera in guerra con la Nato"

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky si dice ancora pronto a parlare con Vladimir Putin nonostante le atrocità compiute dai russi a Bucha, Mariupol e in altre città. Parlando ai media polacchi precisa però che il rischio che i negoziati con Mosca falliscano è "alto".

Da parte di Mosca invece il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov ha accusato i paesi della Nato di fare "di tutto per impedire il completamento dell'operazione speciale russa in Ucraina mediante accordi politici". "La Russia - ha aggiunto - non si considera in guerra con la Nato e non minaccia un ricorso al nucleare ma semmai il contrario". Ha precisato inoltre che la Russia onorerà in modo equo i suoi impegni nell'ambito dei contratti internazionali relativi alle forniture di esportazione di alimenti, fertilizzanti, risorse energetiche e altri prodotti critici.

La revoca delle sanzioni contro la Russia fa parte dei negoziati di pace tra Mosca e Kiev, che continuano ogni giorno ma sono "difficili" ha detto ancora Lavrov all'agenzia di stampa cinese Xinhua ripresa dai media internazionali. Ha inoltre affermato che "al momento le delegazioni russa e ucraina stanno discutendo in videoconferenza una bozza di un possibile trattato". 

Secondo il ministro russo circa 16.000 cittadini di Paesi terzi, compreso il personale di missioni ONU e OSCE, chiedono aiuto alla Russia per evacuare. Sono state ricevute "richieste di assistenza per l'evacuazione in Russia da 2,8 milioni di persone, di cui 16.000 stranieri e dipendenti di ONU e OSCE". Tra gli evacuati, "120mila cittadini di Paesi terzi di cui più di 300 cinesi".

Intanto, restano asserragliati i soldati nella fabbrica Azovstal a Mariupol. Catturati due volontari britannici e ucciso un contractor Usa. "È stato un eroe, stava facendo la cosa giusta", commenta la madre del soldato americano Kiev dice che 2 scuole e 20 palazzi sono stati bombardati dall' esercito russo nella regione di Lugansk. 

Due missili, lanciati da un caccia ucraino, hanno colpito un villaggio russo nella regione di confine di Bryansk. L'onda d'urto ha danneggiato impianti usati per il carico di petrolio, a confermare l'attacco il governatore della regione, Alexander Bogomaz.





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