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1° Ottobre: il discorso dei Capi di Stato Eletti

1 ott 2007
I Nuovi Capitani Reggenti
I Nuovi Capitani Reggenti
S.E. Mirco Tomassoni e S.E Alberto Selva evidenziamo il crescente ruolo e la collocazione della nostra repubblica nel contesto internazionale, auspicando l’espandersi delle relazioni internazionali e il continuo riaffermare, nelle varie sedi, i valori della pace, della fratellanza e del rispetto verso gli altri.
Grazie all’opera sammarinese nel dialogo interculturale e interreligioso alla repubblica è stato conferito il ruolo di coordinamento di futuri incontri annuali del Consiglio d’Europa. Nel primo discorso i Reggenti ricordano anche il memorandum di accordo fra Consiglio d’Europa e Unione Europea proprio alla scadenza del semestre di presidenza a Strasburgo.
Una cenno poi al mondo del volontariato, a quelle azioni in campo civile, sociale e culturale che segnano quotidianamente, silenziose e operose pagine di impegno e dedizione a favore dei più deboli e bisognosi. Mirco Tomassoni e Alberto Selva ricordano in questo senso la sottoscrizione della convenzione ONU sulla tutela dei diritti delle persone con disabilità, primo trattato sui diritti umani di questo millennio.
La mobilitazione è anche verso la protezione dei bambini contro lo sfruttamento e gli abusi sessuali, così come la voce di san marino torna a levarsi contro la pena di morte, abolita in repubblica già dal 1865. Ma c’è anche un’ altra emergenza che i Capi di Stato tengono a sottolineare, quella ambientale, la reggenza seguirà e incentiverà ogni attività che il nostro paese produrrà a difesa dell’ ambiente. Sul fronte interno un richiamo alla legge elettorale, che consente di fondare un nuovo modello di democrazia: l’alternanza è una virtù della democrazia, facciano tesoro senza vanificarne gli effetti.
La Reggenza chiede poi di investire nella cultura, perché significa creare opportunità, infondere entusiasmo e passione, assicurando il futuro della repubblica.
Tra i temi sociali, ricordano Tomassoni e Selva merita attenzione quello della giustizia, la reggenza non può ignorare le carenze diffuse che permangono nella procedura penale e civile. Poi un impegno per il semestre: “vigilare sul funzionamento dei poteri pubblici favorendo il loro corretto equilibrio. Sovrintendendo anche al percorso di riforme in atto. Garante- dicono – del rispetto delle regole”.

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