1° World Humanitarian Summit: "L'impegno di tutti: dimezzare il numero degli sfollati entro il 2030"

“A nessun rifugiato va negata l'accoglienza”, queste le parole di Papa Francesco affidate ad un messaggio e che riecheggiano al World Humanitarian Summit, al via oggi ad Istanbul. Seimila delegati da centoventicinque paesi, cinquanta capi di stato e di governo, e una ricca rappresentanza delle agenzie umanitarie: ecco i numeri del vertice, il primo nel suo genere, il cui obiettivo è un Programma d'azione condiviso, di fronte alla più grande crisi umanitaria dal dopo guerra, con oltre 130 milioni di persone nel mondo colpite dalle atrocità dei conflitti e da calamità naturali. Il segretario generale Onu, Ban Ki-moon, subito in apertura, invita a dimezzare il numero degli sfollati entro il 2030. Indicazione a cui fa seguito la stoccata del padrone di casa: “La Turchia – rivendica il presidente Erdogan - ha speso più di 10 miliardi di dollari per l'accoglienza dei rifugiati, mentre la comunità internazionale ha investito finora 450 milioni”. Appello accolto dalla Germania che già promette di offrire più fondi: “Dobbiamo riuscire a identificare l'approccio più efficace" – dice la cancelliera Merkel - che ci permetta di "avere a disposizione risorse" per le varie crisi che emergono”. A seguire i lavori il segretario di Stato per gli Affari Esteri in rappresentanza del Titano: Pasquale Valentini interverrà domani mattina in plenaria, presumibilmente intorno alle 10.30.
Nel video l'intervista telefonica a Pasquale Valentini, segretario di Stato per gli Affari Esteri.

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