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Aborto: sarà possibile in strutture pubbliche e private, sia in territorio che fuori

Restano da esaminare un'ottantina di emendamenti. Ad assistere in tribuna l'Unione Donne Sammarinesi e l'associazione "Uno di noi".

22 lug 2022

L’esame della legge sull’interruzione di gravidanza è arrivato all’articolo 1 bis sull’Istituzione del Consultorio. Siamo dunque ancora all’inizio, se si considera che il pdl è composto da 9 articoli e gli emendamenti da valutare sono ancora oltre 80. Durante la seduta diverse le sospensioni nel tentativo di trovare formulazioni condivise dalle differenti forze politiche. Il clima in aula, nonostante la delicatezza dell’argomento, non ha finora raggiunto toni accesi ma i lavori procedono a rilento anche perché, per esempio, al comma 1 dell’articolo 1, sono stati approvati emendamenti diversi. Altri invece sono stati respinti ma con una maggioranza risicata o si è raggiunta la parità 8 a 8 e quindi potrebbero essere ripresentati durante l’esame in Consiglio. Ciononostante l’articolo 1, comprensivo degli emendamenti, è stato approvato all’unanimità.

Un vero e proprio ginepraio ma, tra i punti fermi, finora trovata l’intesa sul fatto che l'Istituto per la Sicurezza Sociale garantisce l'accesso all'IVG alle donne assistite ISS che ne facciano richiesta anche attraverso la stipula di apposite convenzioni con strutture ospedaliere e sanitarie pubbliche e private accreditate, interne ed esterne alla Repubblica di San Marino. Potranno inoltre interrompere la gravidanza in Repubblica, donne non residenti. L’esame del pdl sull’aborto dovrebbe essere completato la prossima settimana quando la commissione è stata convocata per altri tre giorni consecutivi a partire da lunedì.

Si entrerà nel vivo dunque dell’esame quando, con gli emendamenti presentati, si approfondiranno temi come l'istituzione di un consultorio, l’obiezione di coscienza dei medici, la privacy, la contraccezione, l'educazione sessuale, le tempistiche tecniche. Ad assistere al dibattito in tribuna una rappresentanza dell'Unione Donne Sammarinesi, che è da sempre in prima linea nella difesa della libera scelta della donna ed ha avuto un ruolo primario nella campagna referendaria, ed anche una rappresentanza dell’Associazione anti-abortista “Uno di Noi”.





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