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Accesso al credito con garanzia dello Stato, Gatti: "Completate dalle banche le prime istruttorie"

Riflettori su crisi economica, Zona Bianca ed Europa

di Monica Fabbri
27 mag 2020
Marco Gatti
Marco Gatti

Il Consiglio riparte dalle Comunicazioni, stesso Comma con cui si è chiusa ieri sera la sessione di maggio. A tenere banco oggi non è più la giustizia ma temi come scuola, Europa, rifiuti, Zona Bianca, economia. Riecheggia in Aula l'appello della Caritas, in una crisi che non è più solo sanitaria. C'è un problema annoso: la mancanza di dati su imprese, lavoratori, famiglie, “indispensabili – dice Pasquale Valentini - per trovare soluzioni adeguate”. Il Consigliere spinge per un'unità di crisi, un pool di dirigenti per un monitoraggio costante. Anche Giuseppe Morganti chiede dati precisi e invita a fare squadra, altrimenti – avverte - “la partita si perde”.

All'accusa di eccessive lentezze nell'accesso al credito risponde il Segretario Marco Gatti: “Il prestito bancario con garanzia dello Stato – spiega - ha un costo e un rischio che dobbiamo mitigare. L'approfondimento delle banche è garanzia per tutti noi. Le domande – assicura - stanno arrivando. Dalla scorsa settimana le banche hanno completato con esito positivo le prime sette istruttorie”.

Altro tema caldo, la Zona Bianca: è scontro fra Andrea Zafferani e Stefano Canti. “Non serve a tutelare la filiera, è una tassa a carico dei consumatori – attacca il Consigliere di RF, che giudica l'intervento fuori da ogni logica di mercato. “Con lo Stato che soccorre – provoca - non è difficile fare impresa. Dipende da quale tessera si ha”. "Non è una tassa – replica Canti - ma un contributo che negli ultimi 40 anni c'è sempre stato, a sostegno della filiera per migliorare la qualità del prodotto”. Critica il precedente Governo per pratiche inevase e progetti rimasti sulla carta. Immediata la risposta di Guerrino Zanotti: “Canti – afferma - è stato fra quelli che durante l'ordinaria amministrazione ha stoppato la delibera”.

Botta e riposta anche sui rifiuti, su un porta a porta che l'opposizione chiede di non buttare a mare. Il tema dell'Europa è invece al centro dell'intervento di Gerardo Giovagnoli che a pochi giorni dalla ripresa del negoziato invita la Commissione Affari Esteri ad attivarsi presso il parlamento europeo per uno scambio di opinioni su aspetti ritenuti fondamentali da San marino, come l'accesso a finanziamenti europei per progetti mirati e il superamento del T2. Poi, una via d'uscita: “se dopo alcuni anni il negoziato si trova in una fase di impasse o di divergenze di vedute – dice il Consigliere di NPR - meglio bussare alla porta principale dell'adesione”. “Sono questi, per Nicola Renzi, i dibattiti di cui abbiamo bisogno. Il paese – dice - vuole vincere la paura e potersi proiettare nella speranza. Sul percorso di associazione “non è tutto come prima. Qualcosa è cambiato. Non possiamo perdere questo treno”.

Nel pomeriggio anche il giuramento sui santi Vangeli di Maria Cristina Albertini. La neo consigliera del Pdcs entra in parlamento all'indomani del toccante funerale di Gian Franco Terenzi. 


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