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Accordo di cooperazione: la soluzione in un memorandum

16 gen 2006
E’ un Congresso di Stato unito nell’analisi della vicenda legata all’accordo di cooperazione economica, quello che ha ascoltato il riferimento del Segretario Berardi sui negoziati diplomatici tenuti a Roma, che ribadisce il suo sostegno all’azione di politica estera. Un apprezzamento espresso anche dalla delegazione democristiana al Governo che sottolinea come non sia in discussione la firma dell’accordo, ma si cerchi una formulazione che accolga al massimo gli spunti emersi nel dibattito interno al paese. 'Certo – ha spiegato Berardi ai colleghi di Governo - avremmo preferito riformulare quell’articolo 1, ma dalla Farnesina ci hanno fatto sapere che sarebbe stata cosa difficilmente praticabile, considerato che si dovrebbe riaprire un tavolo di negoziato al quale, proprio in quel punto, dovrebbe partecipare anche Bankitalia, attraversata in questo momento da ben altre bufere. L’arrivo al vertice della Banca Centrale Italiana di Mario Draghi è ben salutato da San Marino che nel governatore vede un amico della Repubblica, attento conoscitore delle questioni che riguardano il Titano.
La strada potrebbe essere quella di un memorandum, possibilmente firmato contestualmente, ma serve ancora qualche tempo per raggiungere l’obiettivo. Nessun preoccupazione per le paventate scalfitture del rapporto bilaterale, come testimoniano gli incontri già previsti e le reciproche visite politiche annunciate.
E di politica estera si è continuato a parlare, al tavolo dell’esecutivo, con il riferimento del Segretario Felici sulla visita in Ucraina, con la quale, nel 2004, si è firmato un primo accordo di cooperazione economica. A Kiev il Segretario all’industria ha firmato un’intesa sulla promozione degli investimenti e gettato le basi per un atto contro le doppie imposizioni fiscali, che potrebbe fare il paio con un accordo sul libero scambio fra i due paesi. Firma in vista anche per
Concordati con la Slovenia, dove Berardi sarà in visita ufficiale il 24 e 25 gennaio. Pronte le intese su trasporti e un memorandum di cooperazione, che preludono all’accordo contro le doppie imposizioni. Discusso, in Congresso, anche il prossimo Consiglio Grande e Generale, che si dovrebbe riunire dal 25 al 27 gennaio. Deciderà venerdì l’Ufficio di Presidenza. Previsti numerosi progetti di legge in prima e seconda lettura, fra questi il testo della nuova legge elettorale, il regolamento della Gendarmeria, la legge sulle società; al voto invece la normativa sulla ricerca, la legge quadro sul turismo, la creazione della Protezione Civile, la tutela del diritto d’autore. Ultimo aspetto: la delibera che istituisce la direzione degli asili nido, affidata a Maria Luisa Zavoli, che diventa un ufficio autonomo, precedentemente accorpato al servizio minori.

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