La maggioranza serra i ranghi: "Su Crediti Delta la decisione dovrà essere tecnica, non politica"

Domani sera, all'appuntamento “A porte aperte” non ci sarà il Governo ma la maggioranza. Sotto la lente l'emergenza paese. Come uscirne? Il settore bancario è tema su cui si sono concentrate tutte le energie dato che è da qui – spiega Nicola Selva - che passa il rilancio.
La maggioranza incontra dunque i cittadini alla vigilia di una scelta fondamentale per il futuro di Cassa di Risparmio e del paese. “La decisione sui crediti Delta dovrà essere tecnica, non politica” – dice Luca Boschi, che si appella al senso di responsabilità di tutto l'arco parlamentare, invocando un'analisi distaccata dei dati, senza strumentalizzazioni, nella consapevolezza che la mancata vendita creerà ulteriori criticità su Cassa con ricadute su tutto il sistema. Selva rileva “una conflittualità senza precedenti”. Dice quindi no a populismi su temi su cui si gioca il futuro del paese. La prossima settimana si deciderà se vendere o meno. Si riuniranno Commissione Finanze, cda di Carisp e Assemblea dei soci. Sulla decisione pesa l'ordinanza Morsiani ma "il progetto di Adesso.sm – affermano Boschi, Guidi e Selva - è l'unica soluzione ai problemi del paese”. La maggioranza crede fermamente nel proprio progetto politico, nell'operazione trasparenza e nella veridicità del bilancio di Cassa.

Ci confronteremo con le opposizioni – annuncia Boschi – ma su quel bilancio confermiamo la linea del Segretario dimissionario”. Le svalutazioni – continua - sono frutto delle mancanze degli anni precedenti. A sostegno "svariate consulenze di enti non collegati fra loro che vanno tutti nella stessa direzione". “L'ordinanza pone dubbi non su cosa ma su chi ha stilato quel bilancio. E' nostro interesse – ribadisce la maggioranza – che la magistratura verifichi possibili collusioni”.

Precisa però che non ci sono responsabilità di Celli e del CCR in quell'ordinanza, il suo passo indietro è stato “un gesto di generosità per rasserenare il clima politico. Non deve passare il messaggio che basta essere citati per dimettersi”.
Tornando a Delta, Eva Guidi ricorda che si sta parlando degli Npl che fanno capo a tre finanziarie italiane in liquidazione, la maggior parte dei quali al consumo, senza garanzie e con quotazioni più basse. Gli altri, quelli cioè sotto la giurisdizione sammarinese, con immobili dati in garanzia e beni dei concittadini non saranno ceduti ma gestiti diversamente, per ottenere le massime percentuali di recupero. “Sono giorni di tensione, inutile nasconderlo”, dice Boschi ma maggioranza e governo sono convinti di superare le criticità con rinnovato slancio. “Ripartiamo con più forza e compattezza di prima”. Ora si guarda alle azioni di responsabilità, per capire – dice la Guidi – come mai in alcuni casi sono stati dati crediti senza garanzie. “I problemi sono molti ma possiamo tranquillamente riserrare i ranghi e ripartire”.

Sentiamo il coordinatore di C10 Luca Boschi

MF

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