Adesso.sm: "Tutti sul Pianello a fare cosa?" La maggioranza fa quadrato attorno al Governo

“Tutti sul Pianello!, ma a far cosa?”. Se lo chiede Adesso.sm, che parla di opera costante e distruttiva di parte dell’opposizione, nuovi vecchi democristiani e socialisti d’essai, che lavorano ai fianchi dei concittadini per convincerli a salire in piazza per far cadere un Governo che sta cercando di risolvere questioni nel limbo per anni, con molti interessi trasversali. Si tirano per la giacchetta anche i sindacati – scrive Adesso.sm. “Cittadini e clienti di Asset – continua - dovrebbero sostenere con decisione il Governo che li sta tutelando, piuttosto che ascoltare le sirene di chi arriva addirittura ad invocare rivolte, forconi e una tristissima pagina della storia del nostro Paese come quella dei fatti di Rovereta”. “L'operazione andava fatta, nessuno ha perso un centesimo”. La maggioranza si stringe attorno al Governo.

Ora, dice Matteo Ciacci, riparte l'operatività per i risparmiatori di Asset. “Chi aveva soldi bloccati potrà disporne. Per il 20% delle posizioni sopra i 50.000 euro – precisa – sarà possibile mettere a garanzia le obbligazioni per aver accesso al credito. Sui titoli di debito pubblico, commenta: “abbiamo convertito uno strumento sregolato e fuori controllo con uno più logico, rispondendo all'obiettivo di trovare risorse al nostro interno”. Si toglie poi qualche sassolino dalla scarpa su Fondiss: sulla gestione dei fondi - dice - dovremmo farci tutti un'esame di coscienza prima di criticare, compresi i sindacati. Richiama alla compattezza, evitando di alzare la tensione per ragioni puramente strumentali. Massimo rispetto per le forze datoriali e sindacali – spiega - ma quando le proposte sono costruttive. Anche per Repubblica Futura erano misure necessarie. Il blocco del ritiro dei depositi? Un provvedimento cautelativo rispetto all'uscita di liquidità. Mario Venturini comprende l'irritazione dei sindacati sul metodo ma ritiene che sul merito sia un'operazione che possa essere compresa ed accettata. Rispedisce invece al mittente le accuse di favori fatti ad una banca, “una falsità”, poi manda dire alla DC: “che ripensi al 2013, quando il credito d'imposta fu riconosciuto a banca Cis”. Questo, conclude, dovrebbe indurli a tacere per molti anni.

MF

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