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Aggiustati con un decreto alcuni aspetti burocratici della Legge sulla cittadinanza

8 ago 2012
Aggiustati con un decreto alcuni aspetti burocratici della Legge sulla cittadinanzaAggiustati con un decreto alcuni aspetti burocratici della Legge sulla cittadinanza
Aggiustati con un decreto alcuni aspetti burocratici della Legge sulla cittadinanza - Nessuna modifica rispetto ai criteri previsti dalla legge 35 del 30 marzo scorso, ma interventi per...
Nessuna modifica rispetto ai criteri previsti dalla legge 35 del 30 marzo scorso, ma interventi per snellire le pratiche ed evitare eventuali penalizzazioni, come emerso nell'esame delle prime 50 domande già depositate. Si spostano i termini di presentazione, che slittano al 31 gennaio prossimo. Troppo ravvicinata, la scadenza di ottobre, alla consultazione elettorale, meglio posticiparla per evitare inopportune sovrapposizioni. Poi la semplificazione per la documentazione. Per certificati penali e carichi pendenti basterà l'autocertificazione, anche per quelli degli Stati esteri d'origine. Sarà il collegio dei saggi a fare le opportune verifiche. Poi un correttivo per ovviare alle lungaggini burocratiche del passato. Fra la presentazione della domanda dei residenza e l'effettiva registrazione all'Anagrafe, potevano trascorrere anche diversi mesi. Di qui la decisione di considerare le date effettive e non quelle burocratiche. Per i residenti dalla nascita, ad esempio, è sufficiente che la registrazione sia avvenuta entro l'anno di vita se uno dei due genitori era già residente. Infine la possibilità di certificare l'impossibilità alla rinuncia della cittadinanza originaria per quei paesi che non lo prevedono, come, ad esempio, l'Argentina.
Nel video l'intervista al Segretario Ciavatta.

Sergio Barducci

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