Logo San Marino RTV

AIUTI AL SUD-EST ASITICO: COME CONTRIBUIRE

3 gen 2005
AIUTI AL SUD-EST ASITICO: COME CONTRIBUIRE
Aiutiamo le popolazioni coinvolte nella catastrofe. L’appello per l’emergenza è stato lanciato dal segretario di stato agli esteri Berardi, con l’alto patrocinio dei Capitani Reggenti. Il governo ha accolto la proposta della Croce Rossa Sammarinese e della Commissione nazionale Unicef e della TMS per contribuire anche via cellulare inviando un SMS del costo di 2 euro.

COME AIUTARE I POPOLI DEL SUD-EST ASIATICO
UNICEF:
c.c. 1000 - Cassa di Risparmio di San Marino
causale PRO ASIA

CROCE ROSSA SAMMARINESE:
c.c. 3446 - Cassa di Risparmio
c.c. 1503203/0 - BAC
c.c. 3444/3 - Banca di San Marino
c.c. 2169/9 - Credito Industriale
c.c. 02/03/03569 - IBS
per tutti la causale è PRO ASIA

TMS:
Si può aderire anche via cellulare componendo il numero 335-7330016
Con un sms gratuito, anche senza testo, si doneranno 2 euro.

PARROCCHIE E CONVENTI:
Prosegue la raccolta di fondi nelle 11 Parrocchie e nei 4 conventi del Titano. La cifra raccolta verrà devoluta alla Caritas.

CONGRESSO DI STATO:
con una delibera, ha stanziato 18.000 euro per le popolazioni colpite.

CSU:
stanziati 5000 euro. La Centrale Sindacale Unitaria invita i lavoratori del Titano a donare un'ora del proprio lavoro.

TSUNAMI: TUTTE LE CRONACHE DELLA SAN MARINO RTV
13 gennaio
FRANCOBOLLO 'PRO ASIA': PERVISTO UN RICAVATO DI 200MILA EURO

Il tremendo terremoto del 26 dicembre scorso avrebbe provocato sulla rotazione della Terra e sulla durata delle giornate modificazioni costanti, anche se molto lievi. Lo sostengono esperti americani della Nasa. Il sisma avrebbe inoltre modificato la forma del pianeta, riducendo leggermente lo schiacciamento ai Poli. Intanto, in Sri Lanka aggiornato il bilancio delle vittime: 30.882 i morti, 157 in più rispetto all’ultima stima, mentre il numero dei dispersi resta invariato a 5.903. L’Indonesia chiederà il ritiro degli stranieri impegnati negli aiuti nel nord dell’isola di Sumatra al massimo entro 3 mesi. Il governo afferma di volere completare le operazioni di soccorso con le proprie forze. Dal Giappone arriva, inoltre, un’offerta di 4 milioni di dollari per la creazione di un sistema di allarme Tsunami nell’Oceano Indiano. Sul fronte della solidarietà continua la raccolta di fondi a San Marino. Proprio oggi il Consiglio di amministrazione dell’azienda filatelica ha approvato il bozzetto del francobollo il cui ricavato - previsto attorno ai 200 mila euro - sarà interamente devoluto alle vittime del maremoto nel sud-est asiatico. L’emissione filatelica straordinaria, promossa dal governo della Repubblica di San Marino, su proposta del Segretario di Stato alle finanze Mularoni, sarà disponibile da fine febbraio.

11 gennaio
PROSEGUE LA CAMPAGNA DI AIUTI SUL TITANO. SCENDONO A 268 I DISPERSI ITALIANI

Nuovo allarme nell’arcipelago indiano per il pericolo di inondazioni. Il livello del mare è salito a due metri e 35, il più alto dal 26 dicembre, terrorizzando gli abitanti del luogo che hanno abbandonato le case e trovato rifugio sulle colline vicine. E intanto continua a salire il bilancio delle vittime. Le ultime cifre parlano di almeno 105.262 morti sull’isola di Sumatra. Oltre diecimila i dispersi e più di 1.400 i feriti. La Thailandia conta 5.309 morti, di cui 1.240 stranieri. Per altre 2.341 persone non è stato possibile determinare la nazionalità. 3.370 invece i dispersi, di cui 1.102 stranieri. Anche dalla Farnesina è stato reso noto il bilancio aggiornato degli italiani vittime della tragedia: si contano 20 morti, mentre i dispersi sono 268. Oggi la comunità internazionale torna a riunirsi a Ginevra, sotto l’egida dell’ONU, per affrontare la complessa gestione degli aiuti alle vittime del maremoto. Intanto non si ferma la solidarietà a San Marino che continua la raccolta dei fondi, mentre il Governo ha annunciato una emissione filatelica straordinaria il cui ricavato sarà integralmente devoluto alle vittime dello Tsunami.

10 gennaio
ALLARME INONDAZIONI NEL SUD EST ASIATICO. PROSEGUE LA RACCOLTA FONDI SUL TITANO

Nuovo allarme nell’arcipelago indiano delle Andamane e Nicobar per il pericolo di inondazioni. Il livello del mare oggi è salito a due metri e 35, il più alto dal 26 dicembre, terrorizzando gli abitanti del luogo.
Una nuova scossa di terremoto, di magnitudo 5,7 della scala Richter, ha colpito alle 5,35 di oggi, le 23,35 di ieri in Italia, la città indonesiana di Banda Acech, già devastata dal maremoto del 26 dicembre. Non si hanno per ora notizie di vittime. Un elicottero americano che trasportava aiuti destinati alle vittime dello tsunami è precipitato proprio vicino all’aeroporto della città. Delle dieci persone a bordo quattro sono rimaste leggermente ferite. Secondo le stime dell’Unicef sono 35mila gli orfani in Indonesia e 15 mila in Sri Lanka. E intanto tra la morte e la devastazione si è verificato un altro piccolo miracolo. Ritrovato nell’Oceano Indiano un 22enne indonesiano. Il giovane è riuscito a sopravvivere senza acqua né cibo resistendo alle correnti per ben due settimane. Dalla Farnesina è stato invece reso noto il bilancio aggiornato delle vittime italiane: si contano 20 morti, mentre i dispersi sono scesi a 268. Di questi ultimi 246 si registrano in Thailandia e 22 in Sri Lanka. Secondo le stime dell’Unicef sono 35mila gli orfani in Indonesia e 15 mila in Sri Lanka. Sul fronte della solidarietà a favore delle popolazioni colpite dal maremoto, dopo la chiusura a mezzanotte della raccolta fondi tramite Sms in Italia, sono 42 i milioni di euro raccolti dai gestori di telefonia mobile e fissa, dal “Corriere delle Sera”, di Rai e Mediaset. Secondo le stime dell’Unicef sono 35mila gli orfani in Indonesia e 15 mila in Sri Lanka.
Ma sul Titano prosegue la raccolta fondi. I sammarinesi si confermano, ancora una volta, campioni di solidarietà. Ammontano infatti a 100mila euro le donazioni finora raccolte a favore delle popolazioni distrutte dal maremoto nel sud est asiatico. 60mila euro sono andati sui conti della Croce Rossa, 18mila su quelli dell’Unicef, altri 18mila euro sono già stati stanziati – con delibera – dal Congresso di Stato e a 4mila euro ammonta il totale degli sms indirizzati alla Telefonia Mobile Sammarinese. A questa cifra si aggiungono le donazioni raccolte dalla parrocchie del Titano e destinate alla Caritas, impossibili da quantificare.
Il grande cuore della Repubblica continuerà a battere fino a fine mese. Non è infatti stata fissata una scadenza per la chiusura dei conti correnti e degli sms di solidarietà. Di certo rimarranno attivi più a lungo rispetto all’Italia e sicuramente per tutto il mese di gennaio.

9 gennaio
IDENTIFICATO IL PICCOLO DEL PASTICCERE RAVENNATE

Identificata a Krabi in Thailandia un’altra piccola vittima italiana dello tsunami. La salma di Alex Ceotto, 2 anni e mezzo, disperso nell’isola Phi Phi, è stata riconosciuta oggi dalla madre in una fotografia. Il padre del bimbo, Giuliano, originario di Marina di Ravenna, da circa 4 anni aveva aperto un laboratorio di pasticceria sull’isola, gestito insieme alla moglie thailandese. Falso allarme, invece, per un altro italiano ritenuto disperso in Thailandia dai famigliari: l’uomo, un 42enne di Asti, si trova in Argentina dopo aver cambiato destinazione di viaggio all’ultimo momento. Qualche timido segno di speranza arriva anche dai luoghi del disastro: un uomo di 70 anni in Indonesia è riuscito a sopravvivere 11 giorni sotto le macerie. Ha perso la moglie e i sei figli. Una tragedia epocale che ha cambiato per sempre il destino dei Paesi e dei popoli coinvolti: salgono a 160mila le vittime. Resta anche l’orrore per il fenomeno della tratta dei bambini, confermato anche dall’Unicef . Non si ferma, però, la macchina della solidarietà internazionale. Il G7 ha accettato la moratoria del debito estero per i Paesi colpiti dal maremoto, debito che potrebbe essere addirittura cancellato. Richiesta, inoltre, dall’ONU la creazione di uno speciale contingente di pronto intervento - i “caschi verdi” - da impiegare in particolari situazioni di emergenza in qualsiasi punto del mondo.

8 gennaio
IL G7 ACCORDA LA MORATORIA DEL DEBITO AI PAESI COLPITI DALLO TSUNAMI

Mentre il bilancio delle vittime si stabilizza sull’ordine dei 150mila morti, arrivano conferme dall’Unicef, del primo caso di traffico di bambini rimasti orfani o separati dai genitori dopo il maremoto. Si tratta di un piccolo di 4 anni prelevato a Banda Ceh, in Indonesia, da un uomo e una donna che si sono presentati come suoi genitori. Intanto il g7 ha accettato la moratoria del debito estero per i paesi colpiti dal maremoto. Trovato in vita giovedì notte in Indonesia un 70enne che è rimasto sotto la macerie per 11 giorni.

8 gennaio
VERTICE EUROPEO SUGLI AIUTI. DALLA REPUBBLICA L'OMAGGIO ALLE VITTIME ITALIANE

Dopo il summit di Giakarta, in cui sono stati tracciati i primi orientamenti di fondo per affrontare il disastro del sud-est asiatico, si è avviato Bruxelles un vertice europeo che segna il primo confronto diretto sugli aiuti da destinare ai popoli colpiti dal maremoto. All’incontro partecipano i ministri degli esteri, della sanita’ e della cooperazione dei 25 membri dell’unione europea. Gia’ stanziati un miliardo e 500 milioni di euro. Continua a salire il numero delle vittime: nella sola Indonesia i morti accertati sono oltre 113mila. Per quel che riguarda l’Italia il bilancio ufficiale delle persone decedute nel disastro è fermo a 20. 338 il numero dei dispersi.
Intanto prosegue l’inchiesta aperta dalla polizia indonesiana sulle denunce di un traffico di minori vittime del cataclisma in Asia. Secondo alcune fonti c’e’ chi sta sfruttando la confusione del momento per fare sparire i bambini. Tra i casi sotto la lente di ingrandimento c’e’ quello di un piccolo danese di 3 anni, separato durante il maremoto dai suoi genitori a Phuket. Ricoverato all’ospedale, il bimbo risulta dimesso e consegnato a tre uomini dei quali non sono stati registrati né il nome né la nazionalità. Un'altra denuncia e’ stata raccolta dall’agenzia cattolica Asianews che ha parlato di “commercio di vite umane” e di persone che cercano di comprare gli orfani.
Queste notizie, ricorda l’Unicef, non sono confermate anche se esperienze precedenti, come il terremoto in India e le guerre in Kosovo, dicono che e’ altamente probabile. Nelle situazioni di emergenza, i trafficanti di minori trovano terreno facile.
Il Segretario di stato per gli Affari Esteri Fabio Berardi ha inviato a nome del governo sammarinese un messaggio di cordoglio al Ministro degli Affari Esteri Italiano Gianfranco fini per le vittime italiane decedute nella catastrofe del sud est asiatico. 'L’amica e vicina Repubblica Italiana - recita il messaggio - ha dato e sta dando prova di un’encomiabile capacità di contrapporre alla forza della distruzione uno sforzo concreto per contribuire all’emergenza, assicurando il miglior sostegno per la ricostruzione'. Berardi esprime inoltre un commosso ringraziamento per l’attiva collaborazione che san Marino ha ottenuto per l’immediato rientro dei pochi cittadini sammarinesi che si trovavano in quell’area permettendo loro di abbracciare i propri cari poco dopo l’immane tragedia.

7 gennaio
SUMMIT A GIAKARTA. SALE ANCORA IL BILANCIO DELLE VITTIME

Sale oltre quota 165.000 il terribile bilancio delle vittime del maremoto nel sud est asiatico. Solo l'Indonesia lamenta, ufficialmente, 113.306 morti, ma secondo Giacarta, il bilancio dovrebbe ancora crescere. E, proprio ieri, a Giacarta, si è svolto il summit internazionale sugli aiuti. Tre le conclusioni: gestione degli interventi nelle mani dell'Onu, moratoria del debito dei paesi colpiti dal disastro e costruzione di un sistema di allarme contro gli tsunami.

6 gennaio
L'EUROPA IN LUTTO. SCENDONO A 338 I DISPERSI ITALIANI

E’ stata la giornata del cordoglio in Europa, per commemorare tutte le vittime dell’immane catastrofe che ha colpito il sud est asiatico. Anche San Marino ha voluto aderire, esponendo le bandiere a mezz’asta negli edifici pubblici, e in tutti gli uffici sono stati osservati tre minuti di silenzio, a mezzogiorno. L’appello era stato rivolto anche dalla Centrale Sindacale Unitaria, che ha invitato tutti i lavoratori della Repubblica a sospendere le proprie attività.
Anche il Papa ieri ha ricordato la giornata di lutto invitando le ottomila persone presenti all’udienza generale ad unirsi a lui nella preghiera.
Intanto l’Organizzazione Mondiale della sanità lancia l’allarme sui rischi di una catastrofe sanitaria: è salito ad oltre 500mila il numero dei feriti e scarseggia l’acqua potabile. Si temono dunque epidemie di malaria, colera, dissenteria.
È invece sceso a 338 il numero dei dispersi italiani. Di questi sette sono minori. Restano 20 le vittime accertate.

5 gennaio 2005
L'EUROPA SI FERMA PER RICORDARE LA TRAGEDIA ASIATICA

E’ la giornata del cordoglio in Europa, per commemorare tutte le vittime dell’immane catastrofe che ha colpito il sud est asiatico. Anche San Marino ha voluto aderire, esponendo le bandiere a mezz’asta negli edifici pubblici, e in tutti gli uffici sono stati osservati tre minuti di silenzio, a mezzogiorno. L’appello era stato rivolto anche dalla Centrale Sindacale Unitaria, che ha invitato tutti i lavoratori della Repubblica a sospendere le proprie attività.
L’Europa intera ha voluto fermarsi simbolicamente in memoria della tragedia. Anche il Papa ha ricordato la giornata di lutto invitando le ottomila persone presenti all’udienza generale ad unirsi a lui nella preghiera. A Roma è stato il tocco della Patarina, la campana storica della torre del Campidoglio, ad accompagnare i tre minuti di raccoglimento, così come avvenne anche per ricordare le vittime della strage di Nassirya in Iraq.
Bandiere a mezz’asta anche in tutte le sedi comunali degli oltre ottomilacento Comuni italiani, in segno di solidarietà e cordoglio. Nessuno ha voluto sottrarsi: le società del gruppo ferrovie dello Stato, alle 12, hanno diramato annunci sui treni e nelle stazioni per ricordare di osservare i tre minuti di silenzio, e fino al 9 gennaio, con annunci a bordo di eurostar e intercity, Trenitalia ricorderà ai clienti di contribuire alla raccolta fondi in sostegno delle popolazioni vittime del maremoto, inviando un sms al numero 48580. Perché la solidarietà deve continuare.
E intanto l’Organizzazione Mondiale della sanità lancia l’allarme sui rischi di una catastrofe sanitaria: è salito ad oltre500mila il numero dei feriti e scarseggia l’acqua potabile. Si temono dunque epidemie di malaria, colera, dissenteria. È invece sceso a 338 il numero dei dispersi italiani. Di questi sette sono minori. Restano 20 le vittime accertate.
A Sumatra, intanto, qualche ora fa e’ tornata la paura per una nuova forte scossa di terremoto di magnitudo 5,1 che ha gettato nel terrore le popolazioni della costa. Ma accanto alla morte e alla desolazione piccoli miracoli riaccendono la speranza. Un giovane indonesiano è stato tratto in salvo dopo aver resistito per otto giorni senza acqua né cibo aggrappato ad un albero nell’oceano indiano, a 100 miglia dalla costa della Malesia.
E’ il terzo caso del genere in pochi giorni.

5 gennaio 2005
GIORNATA DI LUTTO EUROPEO: ALLE 12, TRE MINUTI DI SILENZIO

Anche la Repubblica di San Marino ha aderito oggi alla giornata del lutto europeo, in memoria delle innumerevoli vittime del maremoto nel sud est asiatico, proclamata dall’Unione Europea. Il Governo sammarinese ha disposto che nelle sedi istituzionali la bandiera sia esposta a mezz’asta, e a mezzogiorno sono stati osservati tre minuti di silenzio in tutti gli uffici, pubblici e privati, che hanno simbolicamente fermato la propria attività lavorativa per commemorare i morti della catastrofe.
E intanto l’Oms intanto lancia l’allarme per i pericoli sanitari nell’area: oltre500mila i feriti e scarseggia l’acqua potabile. Si temono dunque epidemie di malaria, colera, dissenteria. A Sumatra, intanto, poche ore fa e’ tornata la paura per una nuova forte scossa di terremoto di magnitudo 5,1 che ha gettato nel terrore le popolazioni della costa. L’intensita’ del sisma, fortunatamente, non è stata sufficiente per generare uno tsunami. Un uomo rimasto per otto giorni aggrappato ad un albero nell’oceano indiano e’ stato tratto in salvo da un’imbarcazione di passaggio, a 100 miglia dalla costa della malesia. E’ il terzo caso del genere in pochi giorni. Prosegue la gara di solidarieta’ per le popolazioni colpite. Tra i tanti gesti di generosita’ quello di Michael Schumacher, campione del mondo di formula 1 e ambasciatore della Repubblica di San Marino: ha annunciato la donazione di 10 milioni di dollari.

4 gennaio 2005
GIORNATA DI LUTTO EUROPEO. L'ADESIONE DI SAN MARINO

Anche San Marino aderisce all’iniziativa della Commissione Europea che ha indetto per domani una giornata di lutto per le vittime del maremoto nel sud-est asiatico. All’esterno degli edifici pubblici verranno esposte bandiere a mezz’asta e – a mezzogiorno – tutti i lavoratori sammarinesi si fermeranno per tre minuti di silenzio. La CSU rinnova poi l’invito ad aderire alle iniziative di solidarietà a favore delle vittime del maremoto, destinando una cifra pari -indicativamente - ad un’ora di lavoro, alla Croce Rossa Sammarinese ed all’Unicef. Sino ad ora, sui conti correnti di quest’ultima associazione sono pervenuti circa 13.000 euro. Intanto sono già 1800 gli SMS pro-Asia – del valore di 2 euro - inviati dai cittadini del Titano al gestore della telefonia sammarinese; fino al 31 dicembre – inoltre – gli utenti della TMS avevano inviato 6.300 messaggi da 1 euro al numero predisposto dagli operatori italiani; a questi vanno aggiunti gli SMS spediti da cittadini del Titano non abbonati alla TMS. In totale – al momento -, la somma inviata dai sammarinesi tramite messaggi telefonici, è di circa 14.000 euro: un’ottima cifra considerate le ridotte dimensioni della nostra Repubblica. Il Congresso di Stato, con una delibera, ha stanziato 18.000 euro per le popolazioni colpite. Proseguirà per tutta la settimana - invece - la raccolta di fondi nelle 11 Parrocchie del Titano. Il dato parziale di 4 Parrocchie parla di 14.000 euro già raccolti. I fondi andranno alla Caritas che provvederà poi a inviarli nelle zone investite dall’onda anomale. La Titancoop ha infine deliberato di destinare il 3% dell’incasso di domani a favore delle popolazioni colpite dal maremoto.
Scende intanto a 436 il numero dei dispersi italiani. Un calo di oltre cento unita’ negli ultimi giorni, avvenuto per effetto delle raccomandazioni della Farnesina che ha chiesto ripetutamente ai familiari delle persone che si trovavano nell’area colpita dal maremoto di segnalare l’avvenuto ristabilimento dei contatti. Sale a 20 invece il numero delle vittime accertate, di nazionalita’ italiana. Drammatica la situazione nelle zone colpite dallo Tsunami. I feriti sarebbero 500.000. L’OMS teme una catastrofe sanitaria se non sarà ristabilito rapidamente il servizio di acqua potabile. Ripreso – infine – da una telecamera l’uomo che potrebbe aver rapito il bambino svedese scomparso.

4 gennaio 2005
20 LE VITTIME E 436 I DISPERSI TRA GLI ITALIANI. DOMANI LUTTO EUROPEO

E' sceso a 436 il numero dei dispersi italiani. Un calo di oltre cento unita’, rispetto a ieri, avvenuto per effetto delle raccomandazioni della Farnesina che ha chiesto ripetutamente ai familiari delle persone che si trovavano nell’area colpita dal maremoto di segnalare l’avvenuto ristabilimento dei contatti. Sale a 20 invece il numero delle vittime accertate, di nazionalita’ italiana. Nell’area interessata dal disastro è cominciata intanto una missione del segretario di stato americano Colin Powell che è atteso tra poco a Pukhet, in Thailandia, dove terra’ una conferenza stampa.
Domani indetta la giornata di lutto europeo. A mezzogiorno tutti i lavoratori sammarinesi si fermeranno per i tre minuti di silenzio. Lo fa sapere la Centrale Sindacale Unitaria informando di aderire alla giornata di lutto europeo. I sindacati invitano i lavoratori di tutti i settori ad osservare una fermata simbolica dal lavoro di tre minuti, per esprimere il cordoglio verso tutte le vittime della catastrofe e la piena solidarietà ai familiari delle persone scomparse. La CSU rinnova poi l’invito ad aderire alle iniziative di solidarietà a favore delle vittime del maremoto, destinando una cifra pari indicativamente ad un’ora di lavoro, sui conti correnti della Croce Rossa Sammarinese e dell’Unicef.

3 gennaio 2005
TSUNAMI: NESSUNA NOTIZIA DELL’AVVOCATESSA RIMINESE. RIENTRA IL COMPAGNO

E’ rientrato a Rimini in mattinata il grafico pubblcitario Enzo Grassi. Era in vacanza a Kao Lak – in Thailandia - con la compagna Elvira Casadei, da anni costretta sulla sedia a rotelle. La donna – nonostante una telefonata partita dal suo cellulare, nelle ore seguenti il maremoto - risulta ancora dispersa. Intanto il bilancio ufficiale delle vittime è arrivato a 143mila. Circa 5 milioni i senzatetto. Molte le difficolta’ per far giungere gli aiuti umanitari in alcuni villaggi, soprattutto in indonesia dove al disastro dello tsunami si sono aggiunti i disagi nei collegamenti per via delle pioggie torrenziali. Alto il pericolo di epidemie. In alcune isole, vicino all’epicentro del terremoto, scarseggiano i viveri. Scende intanto a 560 il numero dei dispersi italiani, dopo che la Farnesina ha comunicato che negli ultimi giorni è stato possibile rintracciarne 90.

Riproduzione riservata ©