33 candidati, 11 donne e 22 uomini. Una buona parte al di sotto dei 35 anni. E' la squadra di Alleanza Popolare che mira a proseguire in un percorso già avviato di trasformazione radicale del Paese. Per 13 di loro la consultazione elettorale di novembre sarà la prima competizione politica, che affrontano con serenità e convinzione. “Siamo un gruppo coeso - dichiarano – di donne e uomini con valori comuni”. Precisano di essere tutti candidati con alle spalle significative esperienze, sia di ordine professionale che di vita. Puntano a riconfermare la rappresentanza consiliare e invocano rigore nella gestione della cosa pubblica e delle risorse dello Stato. Guardano con amarezza alla frammentazione politica, a quella dispersione del voto che temono si manifesti. Si chiedono se davvero i movimenti rappresentino la vera novità e i più giovani, come Silvia Santi e Davide Forcellini, fanno sapere di aver scelto di impegnarsi in quello che definiscono “un partito sano”, lontano da ogni forma di inquinamento etico e morale. “Non è vero – affermano – che i politici sono tutti uguali”. Anche Giuliano Giardi, per la prima volta in politica, aspira a portare un contributo per risolvere i problemi del Paese, “nel rispetto assoluto - rimarca – di quella che deve essere un'etica della politica”. Non crede si arriverà al ballottaggio, il coordinatore, Stefano Palmieri, che definisce importanti gli accordi con l'Italia, al pari di quelli internazionali, per una maggiore integrazione europea e sulla sua lista dichiara: "il cambiamento passa attraverso le persone".
Nel video l'intervista a Stefano Palmieri, coordinatore Ap.
Sergio Barducci
Nel video l'intervista a Stefano Palmieri, coordinatore Ap.
Sergio Barducci
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