Il nome “Alleanza Riformista”, vuole sintetizzare l’incontro tra la cultura moderata liberal democratica e socialista, in un progetto politico che prima di presentarsi pubblicamente, nella serata del 14 aprile, delinea il perimetro d'azione: rispetto dell’attuale quadro politico, disinteresse verso le “poltrone” ma mano tesa a chi vuol condividere valori e progettualità, necessità di dare una svolta all’ultima fase della legislatura, sollecitandola verso un’apertura alle priorità del sistema economico e di politiche sociali.
“Forti della nostra identità e radicamento vogliamo aprire una nuova pagina” spiega Alessandro Mancini: che nell'annunciare un confronto con gli alleati ribadisce come la legislatura debba chiudersi all’insegna del rispetto degli impegni sanciti con gli elettori e il programma di Governo. Rossano Fabbri sottolinea le convergenze, in particolare attorno ai temi della giustizia e della finanza, su cui, nell’ultimo anno, “sono stati ottenuti riconoscimenti a livello internazionale da San Marino”.
A proposito di giustizia Denise Bronzetti richiama alla vicenda Cis, “agli intrecci tra politica, imprenditori ed ambienti giudiziari che stanno emergendo dalle udienze in tribunale” ed annuncia l'ipotesi di nuove iniziative consigliari, “coinvolgendo non solo la maggioranza ma anche quella parte di Libera che dimostrò di prendere le distanze”. Le reazioni politiche al progetto politico infine “ci saremmo preoccupati ci fosse stata indifferenza”.
Nel video l'intervista a Gian Nicola Berti
