L’alternativa alla coalizione Pdcs-Ap-Psd prende forma

Le ipotesi sono diverse per il partito, ma prima è importante confrontarsi sulle convergenze programmatiche e valoriali. Intanto il Prsr ribadisce che l’unica uscita dalla crisi è una ampia coalizione capace di portare avanti un progetto di generale risanamento dello Stato. La direzione conferma l’impegno con Nps per il partito socialista e individua le priorità su cui confrontarsi con le forze riformiste quelle del centro democratico e liberale propense al rinnovamento. Le priorità sono: l’uscita dalla black-list; certezza nel rapporto con l’Ue, allineamento agli standard normativi internazionali di trasparenza, incentivazione di nuove iniziative economiche, sostegno alle fasce più deboli; un piano di sviluppo dei settori finanziario e turistico, la riduzione della spesa pubblica. I social riformisti chiedono di non discriminazione i cittadini esteri nel voto. Sul fronte interno smorzano le polemiche sui dissidi, definiti normale dialettica confermando che l’apertura della crisi è stato un atto di chiarezza. Pieno sostegno alla aliena politica portata avanti dalla dirigenza, con l’invito al segretario Celli a ritirare la decisione di mettere a disposizione il proprio mandato.
Nel video l'intervista ad Alessandro Rossi, Sinistra Unita.

Giovanna Bartolucci

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