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Amministrative 2016: a Roma 13 aspiranti sindaci, ma solo 5 possono arrivare al ballottaggio

3 giu 2016
a Roma 13 aspiranti sindaciAmministrative 2016: a Roma 13 aspiranti sindaci, ma solo 5 possono arrivare al ballottaggio
Amministrative 2016: a Roma 13 aspiranti sindaci, ma solo 5 possono arrivare al ballottaggio - Centrodestra e centrosinistra si presentano divisi, e in testa ai sondaggi c'è sempre il Movimento 5...
Per le elezioni comunali a Roma si danno battaglia 13 candidati alla poltrona di sindaco, anche se solo in 5 hanno la possibilità di arrivare al ballottaggio del 19 giugno.

Non solo Campidoglio. Oltre a sindaco e consiglieri comunali, a Roma si eleggono 14 presidenti di municipio e 336 consiglieri municipali. Il XV municipio di Ostia è invece commissariato da un anno per infiltrazioni mafiose.
13 i candidati alla poltrona di primo cittadino, ma solo in 5 hanno la possibilità di vedersela al ballottaggio: in testa a tutti i sondaggi c'è sempre Virginia Raggi del Movimento 5 Stelle: ha detto che non prenderà le decisioni più importanti da sola, ma con una sorta di direttorio, composto da consiglieri regionali e parlamentari.
Centrodestra e centrosinistra quanto mai divisi: il candidato di Sinistra Italiana, Stefano Fassina, che si è visto riammettere in extremis la sua lista a Roma, dopo la bocciatura per vizi formali, ha detto che non appoggerà il candidato del Pd nemmeno al ballottaggio.
Roberto Giachetti, attuale vicepresidente della Camera, passato radicale ora sostenuto fortemente da Matteo Renzi, è stato il primo a presentare la sua lista alla commissione Antimafia. Dopo l'affaire Marino, con un Pd commissariato e un'opera di pulizia interna guidata da Matteo Orfini, Giachetti ha il non facile compito di riportare fiducia nel partito di maggioranza, puntando tutto sulla sua trasparenza ed affidabilità.
Il centrodestra non sta meglio: Matteo Salvini si è rifiutato di appoggiare il primo candidato prescelto da Silvio Berlusconi, Guido Bertolaso, preferendogli Giorgia Meloni. Poi l'ex cavaliere ha ritirato anche il suo prediletto, scegliendo Alfio Marchini, rampollo di una ricca famiglia di imprenditori nel settore delle costruzioni, che ha subito attaccato la Meloni, rinfacciandole di essere troppo politica, mentre“la gente vuole qualcosa di diverso”, ha detto.
La Meloni ha risposto per le rime: “I romani sanno chi sono: io non nascondo la mia Ferrari”, alludendo al bolide del suo avversario.

Francesca Biliotti

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