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Antenne e trasporti: interviene il Segretario di Stato per gli Affari Esteri

9 ott 2009
“Il Governo non concederà l’autorizzazione ad installare antenne in nuovi siti e sta lavorando per favorire l’accordo fra gli operatori del settore in vista di una riduzione del numero delle stesse sul territorio”. Lo assicura il Segretario di Stato agli Affari Esteri Antonella Mularoni. “Nel frattempo – scrive in una nota – ci sono situazioni da tempo irrisolte e necessitano di interventi immediati, come quella di Chiesanuova, senza i quali buona parte del territorio sammarinese rischia di restare scoperto e di non poter ricevere ed effettuare più telefonate da e a radiomobile. Va peraltro sottolineato che ai sensi dell’ultimo rinnovo della convenzione tra l’Amministrazione e Telecom Italia Spa, che scadrà tra qualche anno e che questo governo ha ereditato, l’Amministrazione sammarinese si è impegnata a continuare a mettere a disposizione della sopra citata società, a titolo gratuito, i locali tecnici necessari alla collocazione delle infrastrutture tecnologiche presso i siti Hotel Titano e Chiesanuova. Il Governo – sottolinea poi la responsabile delle telecomunicazioni – lavorerà per una modifica di tale parte della convenzione con Telecom Italia Spa alla scadenza, ma ad oggi questo è il tenore dell’intesa tra le parti. Ciò che stupisce – aggiunge la Mularoni – è che chi ad esempio non ha mai o solo debolmente protestato, nella scorsa legislatura, per le numerose antenne installate sul territorio e per il canone di locazione versato a favore dell’Hotel Titano si svegli solo ora e protesti”.
Sul settore trasporti, Antonella Mularoni sostiene di aver ereditato una situazione insoddisfacente con modalità di gestione inadeguate ai tempi ed alle necessità. “Il Governo su richiesta degli operatori del settore e delle organizzazioni di categoria – sottolinea - si sta muovendo per istituire un ufficio unico dei trasporti. Il signor Zonzini – aggiunge, poi – alla prova dei fatti non è stato purtroppo in grado di svolgere adeguatamente tale incarico. La scelta del Congresso di Stato di porre fine alla convenzione con lui nulla ha a che vedere con la sua appartenenza politica, perché se questo fosse stato il criterio, l’incarico e l’indennità al signor Zonzini sarebbero stati revocati molti mesi fa, al momento dell’insediamento del Governo. L’ingegner Paolo Ciavatta – conclude Antonella Mularoni – ha dimostrato in questi mesi grande professionalità nella gestione, fra l’altro, di un cantiere ubicato nella zona più delicata della Repubblica. Solo i DDC sono ciechi e incapaci di vedere quello che tutti i sammarinesi hanno invece toccato con mano e stanno riconoscendo”.

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