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AP chiede le dimissioni del Segretario agli Interni Francini

8 giu 2004
AP chiede le dimissioni del Segretario agli Interni Francini
Alleanza Popolare esprime i suoi tanti, troppi dubbi: si consolida sempre più, affermano Roberto Giorgetti e Tito Masi, che il Segretario agli Interni Francini non solo abbia dichiarato il falso nell’ormai nota vicenda relativa al ritiro e alla restituzione della patente di guida al capogruppo consigliare della DC Claudio Podeschi, ma abbia indotto a dichiarare il falso anche un funzionario dello Stato e Pubblico Ufficiale quale l’ex Comandante della Polizia Civile Albina Vicini. L’unica decisione corretta, per AP, che il Segretario possa assumere sono le dimissioni poiché, sostiene Tito Masi “da un fatto marginale come questo siamo giunti ad eventi gravissimi, che minano la credibilità delle nostre istituzioni”. Per quanto riguarda l’ex comandante Vicini, AP fornisce anche la lettera che ella scrisse, su richiesta dello stesso segretario Francini, per confermare il fatto che quella notte lo avesse richiamato d’urgenza per una emergenza di protezione civile. Questa dichiarazione, sostengono i rappresentanti di AP, sembra sia stata ritrattata successivamente e sarebbe anche priva di qualsiasi riscontro e fondamento. “E constatiamo, nel frattempo, il sorgere di due elementi nuovi – aggiunge Giorgetti – la posizione di Albina Vicini, e il fatto che su questo caso ben due Giudici abbiano chiesto di astenersi dal proseguire l’istruttoria penale”. Alla luce di questi nuovi elementi emersi, per AP i dubbi che il Segretario Francini abbia dichiarato il falso aumentano, stando anche alla poca chiarezza fatta finora nelle opportune sedi istituzionali. “Non ha detto il vero ai Carabinieri di Rimini la notte del fatto – elenca Tito Masi – al Prefetto della Provincia di Rimini, ai membri del Consiglio Grande e Generale e ai sammarinesi. Se oltre a ciò, come sembra, abbia addirittura chiesto una dichiarazione falsa all’ex comandante, la sua posizione sarebbe decisamente insostenibile ed incompatibile con la sua permanenza al Governo”.

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