Ap: la guerra non si fa sui nomi

Ap: la guerra non si fa sui nomi.
“Non vorrei mai che sulla nomina del Rettore si riproponesse una scena imbarazzante e indegna come quella che si è consumata in Consiglio Grande e Generale per la Corte dei trust”. Così il coordinatore di Alleanza Popolare commenta le polemiche di questi giorni sulla scelta arrivata dal Senato Accademico. Non nomina il suo alleato di governo ma ripete che “la legge deve trovare applicazione”. Se qualcuno ritiene che la votazione non sia stata regolare valuterà ma, sottolinea Nicola Renzi, ho tutti gli elementi per credere che così non sia. Ci confronteremo con il Rettore indicato per vedere quale progetto universitario vuole attuare. Sono certo, aggiunge Renzi, che vorrà condividerlo con noi nel rispetto dell'autonomia dell'università e delle responsabilità della politica, scritte direttamente nella legge. La guerra non si fa sui nomi, sottolinea il coordinatore di ap. Io, ricorda, sono stato tra quelli che hanno sostenuto importanza del coinvolgimento del Consiglio nell'indirizzo dell'università, ma questo deve essere chiaramente un atteggiamento responsabile. Insomma se il Senato ha indicato un nome, lo si rispetta. Poi ci saranno tante altre figure, che dovranno essere selezionate con concorsi, per far funzionare al meglio l'Ateneo sammarinese. Per Renzi, in sostanza, il problema non esiste. L'autonomia, rimarca, vuole che il Consiglio rispetti e prenda atto della scelta del Senato accademico. Poi serve attenta collaborazione fra gli organismi universitari e quelli parlamentari.

Sonia Tura

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