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Ap replica a Gatti: "Dalla Commissione Antimafia un lavoro coraggioso"

6 set 2013
Ap replica a Gatti: "Dalla Commissione Antimafia un lavoro coraggioso"Ap replica a Gatti: "Dalla Commissione Antimafia un lavoro coraggioso"
Ap replica a Gatti: "Dalla Commissione Antimafia un lavoro coraggioso" - L'attacco di Gabriele Gatti era chiaro, soprattutto a presidente e vice presidente della commissione...
L'attacco di Gabriele Gatti era chiaro, soprattutto a presidente e vice presidente della commissione sulle infiltrazioni malavitose, Anna Maria Muccioli e Mario Venturini, accusati di aver svolto un lavoro pre elettorale per far fuori il nemico politico di sempre. La Muccioli, tra l'altro, appartenente al suo stesso partito, la Dc, quel partito con cui Gabriele Gatti dice di non avere più buoni rapporti, oggi. Se ne dispiace Marco Gatti, attuale segretario nonché nipote, “perché la Dc invece lo ritiene persona importante – dice – e vorrebbe vederlo impegnato come lo è stato per tanti anni. Sul resto, sono contento sia emersa la sua estraneità – aggiunge – ma se il tribunale ha archiviato vuol dire che non ravvisa responsabilità neanche da parte della commissione”. Meno soft la replica di Alleanza Popolare, partito di Mario Venturini, che ribadisce come la commissione antimafia abbia svolto un “lavoro importante, coraggioso e puntuale. L'ex consigliere Gatti – continua Ap – con l'eleganza e lo stile che da sempre lo contraddistinguono, ha querelato gli otto membri della commissione in quanto, a suo dire, avrebbero detto il falso. Il tribunale gli ha dato torto ed ha archiviato la querela. Non è vero, dunque – conclude – che i suoi membri lo hanno diffamato, ma anzi hanno agito nel perfetto rispetto della legge”. L'archiviazione dunque, per Ap, non è affatto la vittoria dell'ex consigliere e Reggente. “Gabriele Gatti – sostiene inoltre Alleanza Popolare – può fare appello contro l'archiviazione, una facoltà che gli è garantita dalla legge sul giusto processo, che a suo tempo egli ha strenuamente avversato, ma al momento il giudizio del tribunale è questo; né è possibile sapere se egli abbia procedimenti aperti a suo carico perché, nel merito, esiste il segreto istruttorio”.

Francesca Biliotti

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