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Ap sceglie un futuro "diverso"

12 nov 2015
Alleanza Popolare
Alleanza Popolare
In una situazione politica sempre più agitata, Alleanza Popolare indica la strada per il futuro e ribadisce che non parteciperà a governi che, in virtù dell’adesione di tutti i principali partiti storici, si configurino come riedizioni del cosiddetto Governo Straordinario. Ieri sera il Gruppo di Coordinamento è anche tornato a sollecitare l'Esecutivo a fare di più. "Non si può esprimere un giudizio positivo sull’attuale fase della legislatura - scrive Ap - se non si conseguono gli obiettivi programmatici e se non si realizzano i punti indicati nel documento conclusivo della verifica di Governo". La durata dei Governi e le stesse alleanze devono basarsi sulla condivisione dei progetti e sulla realizzazione dei risultati, non possono essere condizionate da interessi e logiche di vecchio stampo, ormai e finalmente invise ai cittadini, che pretendono invece inequivocabili assunzioni di responsabilità. Il Gruppo di Coordinamento ha incitato i vertici del movimento a dare e pretendere lealtà nei confronti degli alleati, ad esigere metodi di gestione rigorosi, ad impegnarsi per l'ottenimento dei risultati ed a verificarli di volta in volta, a cominciare dalla imminente legge di bilancio. Intanto ribadisce l'impegno nel continuare il percorso per la creazione di una aggregazione nuova. Dopo aver dato atto di alcuni obiettivi raggiunti come la riduzione della spesa corrente, la riforma IGR, l'approvazione degli atti necessari per la realizzazione del polo del lusso e i provvedimenti a sostegno di un'azione giudiziaria sempre più indipendente ed incisiva, Ap chiede una azione più incisiva per creare nuovi posti di lavoro, per salvaguardare il sistema pensionistico e per migliorare le finanze pubbliche. Nel documento conclusivo della verifica di governo avviata un anno fa, ricorda Ap, accanto all’assunzione di responsabilità “oggettiva” da parte dei maggiori partiti nelle vicende agli onori della cronaca giudiziaria, vi è l’impegno di adottare un metodo rinnovato di fare politica e di esercitare i ruoli istituzionali. Il metodo, conclude la nota, è questione non secondaria, essendo strettamente connesso ad una questione morale che ha molteplici sfaccettature ed articolazioni. Le degenerazioni del sistema si sono rette, e alcune si reggono tuttora, su una mentalità e una rete di interessi deleteri  per la democrazia e per la vita del Paese, che non devono più trovare spazio.

Sonia Tura

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