
Dopo sei intense giornate di lavoro, ieri notte in Commissione Finanze è stata approvata con dieci sì della maggioranza e quattro voti contrari dell'opposizione la cosiddetta “Legge Sviluppo”. Dalle forze di Governo plauso al metodo: l'aver tenuto separato dal Bilancio ogni altro tema di natura non contabile ha consentito – dicono – un adeguato approfondimento. Soddisfatto il PDCS per il clima “corretto e costruttivo, rispettoso – afferma - delle diverse posizioni, con ampio dibattito verso i principali temi sui quali la politica dovrà confrontarsi ancora”.
Come sostegno alla famiglia, genitorialità, contrasto alla denatalità, riorganizzazione dei centri estivi e costo delle rette asilo nido, su cui è stato concordato un ordine del giorno, sottoscritto da tutti i gruppi, che impegna il Congresso a individuare nuove misure, valutando le proposte di tutte le forze politiche. In linea il Psd, con la Presidente della Commissione, Silvia Cecchetti, che parla di grande attenzione alle tematiche sollevate dalla minoranza, con la volontà di riconsiderare gli emendamenti respinti durante l’analisi di appositi Progetti di Legge. L'opposizione però, non nasconde l'amarezza per la bocciatura dei suoi emendamenti su temi cruciali. Dei circa 200 iniziali ne sono “sopravvissuti' una ventina, per il passaggio in seconda lettura in Consiglio Grande e Generale.
Per il Commissario di DML Gaetano Troina il Pdl “non è un progetto sullo sviluppo ma contiene disposizioni varie ed eventuali ad uso e consumo di maggioranza e Governo”. Non nasconde “profonda delusione”: “Nell'ambito dei lavori di Bilancio di dicembre ci era stato promesso ampio confronto e disponibilità a valutare in questa sede una serie di interventi in favore della cittadinanza. Nessuno dei nostri emendamenti su temi sensibili è stato accolto, quindi il nostro voto è stato inevitabilmente contrario. Il frutto del lavoro dei Commissari e dei responsabili dei partiti è finito nel cassetto. Speriamo non nel cestino”.
Per Silvia Cecchetti, invece, il Governo “ha dato prova di un cambio di passo, evitando Decreti delegati, lavorando nelle commissioni sui PDL, tenendo conto delle indicazioni anche dell'opposizione. Per cui credo che il confronto ci sia stato, ma che ci sia anche una sfida: dovremo dimostrare che faremo questo nel momento in cui andremo a valutare i vari Progetti di Legge. Sappiamo che il lavoro con l'opposizione dovrà essere fatto anche da un punto di vista tecnico in Commissione con gli approfondimenti e i confronti giusti. Crediamo di poter rispettare quello che è stato il nostro impegno”.