Assestamento bilancio: Celli, "massima apertura e confronto"

La bozza del progetto di legge assestamento di bilancio al vaglio di sindacati e categorie economiche. Il Segretario Celli assicura massima apertura sui fronti che si sono aperti. Il più contestato dalla Csu è l'articolo 9 che prevede l'abbattimento forfettario dell'imponibile dal 20% al 7% dei redditi da pensione dei residenti e fino a un massimo di 2800euro. Il sindacato chiede stralci e contesta l'intenzione del governo di fare “cassa su una categoria il cui reddito è certo e trasparente". Anche La FUPS-CSdL chiede l'immediato ritiro della proposta.
La Csu quantifica un aumento dell'imposizione del 45% e in un esempio descrive: una pensione di 20.000 euro annui, se fino ad oggi paga 530 di tasse andrebbe a pagare 764 euro. Per le pensioni superiori a 40.000 euro, viene cancellata ogni detrazione.
La Confederazione non accetta l'eliminazione del contributo dello Stato sui fondi pensione in attivo e chiede che venga rispettato l'impegno dello Stato al reintegro della somma di 3 milioni di euro nel fondo di riserva di rischio per l'anno 2017. Altro no alla ritenuta di solidarietà, pari allo 0,50% per i dipendenti pubblici a favore del fondo ammortizzatori sociali. Su questo sono invece d'accordo le categorie economiche che apprezzano la scelta di un mercato immobiliare più elastico.  "Tendenzialmente d'accordo - dice Vagnini dell'Anis - anche con l'aumento dell'imponibile sulle pensioni".  Sui costi chiedono interventi consistenti nella Pa a partire dal ripristino del tempo pieno dei servizi.
Nel video l'intervista a Simone Celli, Segretario Finanze.

VA

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