Assestamento di Bilancio: ripresa l'analisi dell'articolato. Confronto serrato sul robot per l'ISS

Assestamento di Bilancio: ripresa l'analisi dell'articolato. Confronto serrato sul robot per l'ISS.

I lavori consiliari sono ripresi nel pomeriggio – dopo qualche difficoltà per il raggiungimento del numero legale - con il “rush finale” sull'Assestamento di Bilancio. All'attenzione dell'Aula i restanti emendamenti governativi, come quello sulla tassa per l'avvio dei negozi “a tempo”. Si prevede che il 70% degli introiti siano destinati all'Agenzia per lo Sviluppo Economico-Camera di Commercio. Congresso di Stato, inoltre, autorizzato ad adottare – entro l'anno – un decreto delegato per favorire l'avvio di start up commerciali. E poi una serie di emendamenti riguardanti l'attività giudiziaria; il primo nell'ottica di una maggiore digitalizzazione. Gli altri relativi alle remunerazioni dei membri del Consiglio Giudiziario, del Magistrato Dirigente Supplente, dei magistrati per specifico incarico, delle Commissioni Giudicatrici per il reclutamento dei magistrati.

Tema delicato quello trattato da un successivo emendamento, che ha come obiettivo quello di consentire una piena attuazione delle disposizioni contenute nel codice di condotta dei membri del Consiglio Grande e Generale, previo assenso degli stessi. In particolare si regola l'accesso alle informazioni sui rischi creditizi dei singoli parlamentari. Dal Segretario Gatti una proposta, sulla quale ha chiesto però l'adesione dell'Aula: estendere l'applicabilità della norma anche ai membri dell'Esecutivo; poiché il Congresso – ha ricordato – a breve promulgherà il proprio codice di condotta. Nessuna contrarietà dai parte dei consiglieri.

Ha poi preso la parola Luca Boschi che ha mostrato apprezzamento per l'emendamento; sollecitato da Libera. Ha poi sollecitato un'aggiunta: ovvero che qualora un consigliere si rifiuti di esternare i propri dati venga resa pubblica la sua decisione. Suggerimenti di carattere tecnico anche da parte di Andrea Zafferani, RF; ad esempio sulle tempistiche di realizzazione. Così anche Alessandro Bevitori, Libera. Emanuele Santi, RETE, ha sottolineato l'importanza dell'emendamento, anche alla luce del report del GRECO. Soddisfazione è stata espressa anche da Matteo Ciacci, Libera. Il Segretario Tonnini ha ricordato come non si tratti di uno strumento di carattere sanzionatorio. Emendamento accolto all'unanimità. Predisposto, in un successivo emendamento del Governo, uno stanziamento di 55.000 euro per supportare l'adesione dell'Ucraina alla Banca di Sviluppo del Consiglio d'Europa. Si è passati all'Art. 4-vicies bis; dove si riconosce al Congresso un mandato per apportare modifiche alla disciplina del trust. Il Segretario Gatti ha sottolineato lo “sviluppo significativo”, a San Marino, di questo strumento; da qui la necessità di un allineamento agli indirizzi della comunità internazionale. Qualche perplessità da parte di Matteo Ciacci, che ha parlato di “delega in bianco”, chiedendo ulteriori chiarimenti. Stiamo utilizzando male lo strumento del Decreto Delegato, ha avvertito Pasquale Valentini, PDCS; che ha sollecitato maggiori dettagli nel testo. Il Decreto Delegato – ha concordato Andrea Zafferani - qualche criterio d'indirizzo dovrebbe darlo; qui zero, delega completamente in bianco, totale cessione del potere legislativo al Governo. Sulla stessa linea Alessandro Bevitori. Matteo Zeppa, RETE, ha auspicato che prima della scrittura del decreto il Governo fornisca a tutti i gruppi consiliari uno studio preventivo. Emendamento accolto dopo l'intervento del Segretario di Stato. Infine lo schema numerico della Variazione di Bilancio con un totale generale delle entrate e delle uscite che differisce – rispetto alla I lettura - di poco più di 1 milione di euro: 745.710.681. Lievitano di circa 4 milioni di euro le spese correnti; sensibile diminuzione – invece – alla voce “rimborso di prestiti”. Lieve crescita delle entrate tributarie; 150 milioni alla voce “entrate derivanti dall'accensione di mutui e prestiti”. Richiesti chiarimenti tecnico-contabili da parte di Andrea Zafferani; ad avviso del quale il deficit dello Stato “è un po' cresciuto”. E poi lo schema della Variazione al Bilancio dell'Azienda di Produzione (il totale generale di entrate e uscite è di 30.341.924 euro).
 Da Matteo Ciacci l'auspicio che la gestione dell'AASLP – definita dal consigliere di Libera “discrezionale” e “politica - venga gestita con maggiore trasparenza ed attenzione alle sinergie. Considerazioni politiche nettamente respinte dal Segretario Gatti. Dopo la Variazione al Bilancio di Previsione del CONS quella dell'ISS. Spiccano gli oltre 103 milioni di euro per il finanziamento dell'attività assistenziale; mentre per quella previdenziale la somma è di 234 milioni di euro. Uscite correnti che ammontano a quasi 372 milioni di euro. Autorizzata anche – al comma 2 – l'erogazione di un fondo di 84 milioni e mezzo di euro; e un contributo per investimenti di 3 milioni. Somma, quest'ultima, destinata all'acquisizione dei robot. Matteo Ciacci ha osservato come questa Variazione certifichi l'aumento dei costi dell'ISS; si è soffermato poi sulla questione del robot da 3 milioni di euro, chiedendo lumi sulla ratio di questa scelta, se vi sia un progetto alla base, e chi lo abbia deciso. E ha anche parlato di “voci” relative a perplessità nella stessa Maggioranza. Saggio, ad avviso, di Andrea Zafferani, l'aumento da 70 ad 84,5 milioni dello stanziamento per l'ISS, vista anche la perdurante pandemia. Dito puntato invece contro i 3 milioni per il robot chirurgico. Sollecitata una relazione. D'accordo sul punto Michele Muratori, Libera; che ha parlato di rimpallo di responsabilità al Consiglio Grande e Generale. Carlotta Andruccioli, DML, ha innanzitutto ricordato l'importanza degli investimenti tecnologici. Ma lo stanziamento dei 3 milioni è una scelta politica, ha dichiarato; lamentando l'assenza di un quadro dettagliato. Sollecitati inoltre interventi sui servizi essenziali; che a suo avviso devono andare quantomeno di pari passo con gli investimenti tecnologici.
Francesco Mussoni,
PDCS; la cifra di 84,5 milioni di euro “fa tremare”; la sfida è rigenerare la spesa per i servizi sanitari, arrivata forse ad un livello non più sostenibile. Sul robot ha sottolineato come si tratti di una scelta sanitaria tecnico-gestionale dei vertici dell'ISS, da non interpretare come un fatto politico. Ma la gestione di questo progetto deve essere supportato da un business plan, che credo sia stato valutato. Verrà supportata un'azione di verifica, ha sottolineato. Quindi il Segretario Ciavatta, che ha ricordato come il dato degli 84,5 milioni di euro sia in riduzione di 1 milione rispetto allo scorso anno. La Sanità è una fucina di spese, ha riconosciuto. 3,2 milioni in soli tamponi. L'investimento sulla chirurgia robotica ha una durata di oltre 10 anni, e dunque va spalmato in questo periodo, ha sottolineato. Dobbiamo trovare le condizioni per attrarre professionisti e per tenere in territorio i professionisti validi, ha ricordato; sottolineando come questo investimento non nasca dal nulla, bensì da una richiesta del primario di chirurgia. Ha poi ricordato tutte le tipologie di intervento realizzabili con il robot chirurgico. La pretesa che deve avere la Politica è che si creino le condizioni non solo per avere un risparmio, ma anche per garantire l'afflusso di tanti pazienti; vi sono già accordi con “tante Regioni”. Credo che un passaggio di questo tipo debba essere gestito in maniera molto diversa, ha detto Alessandro Bevitori. Giovanni Zonzini, RETE, ha sottolineato come ogni anno vengano spesi 0,5 milioni di euro per effettuare interventi fuori territorio con questo strumento. La spesa verrebbe ammortizzata dunque in 6 anni. Saranno i Dirigenti ISS ad assumersi la responsabilità dell'investimento, ha ricordato Iro Belluzzi, Indipendente di Libera. L'investimento potrebbe rivelarsi utile; ma occorre capire dove intervenire, ha osservato Vladimiro Selva; anche nell'ottica di una sostenibilità economica del servizio. E invece si continua a far ricorso al debito. Dobbiamo piegarci alla necessità dell'adeguamento tecnologico, ha ricordato Gian Nicola Berti, NPR. Tantissimi sammarinesi ricorrono a questo tipo di interventi, anche a pagamento, fuori territorio. Poi il Segretario Tonnini; molti Stati UE hanno ricevuto importanti finanziamenti post-covid e ciò crea un aumento della competitività nei prossimi anni. San Marino può far finta di nulla – con la consapevolezza di rimanere indietro -, o scegliere di investire, con lungimiranza. Non è un semplice robot, ma una risposta di prospettiva. Viene fuori una cosa molto importante: la modalità con la quale arriviamo alle decisioni. Così Pasquale Valentini, PDCS. Queste prospettive vanno valutate dal Comitato Esecutivo ISS. Alcune osservazioni da parte di Grazia Zafferani, Gruppo Misto; che si è chiesta fino a che punto la politica possa porre dei limiti all'avanzamento tecnologico e all'intelligenza artificiale. Dopo gli interventi di Emanuele Santi e del Segretario Gatti l'approvazione dell'emendamento con 24 voti favorevoli e 4 astensioni.

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