Il percorso di associazione va avanti. Il confronto è serrato, e riguarda le quattro libertà fondamentali. Ci sono stati dei ritardi sulla tabella di marcia, ma stiamo recuperando terreno. Sul tavolo di Bruxelles, con cadenza mensile, la questione della libera circolazione delle merci. Tema spinoso, che impegnerà i tecnici per tutta l'estate. Gli accordi vigenti permettono a San Marino di riappropriarsi della gestione delle dogane, al momento delegata all'Italia. Lo ha già fatto Andorra. Con risultati non esaltanti. Pare infatti abbia riscontrato una diminuzione delle entrate derivanti dai dazi. I tecnici sammarinesi stanno approfondendo se conviene. Ma è la libertà sui servizi, compresi quelli bancari e finanziari, a catturare più di altre la nostra attenzione. Se ne parlerà solo in autunno. Le banche del Titano per essere competitive devono operare al pari di quelle Europee. Siamo penalizzati – spiega Garardo Giovagnoli Capogruppo del Psd - perché i due sistemi al momento sono a compartimenti stagni. Eppure San Marino rispetta le regole internazionali ed è stato fra i primi ad avere recepito lo scambio d'informazioni. “ E' una questione fondamentale: se noi dobbiamo giocare alle regole degli altri dobbiamo poter avere le stesse possibilità di investimento e sviluppo degli altri paesi”.
MF
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