In Aula il Bilancio 2016. Un brodino caldo per l'Upr. Ci sono anche tanti cappelletti, replica Capicchioni che punta il dita sugli evasori fiscali

L'economia sammarinese mostra segnali di stabilizzazione: in leggera crescita il numero delle aziende mentre diminuisce la disoccupazione. Così il Segretario Capicchioni presenta il bilancio dello Stato 2016. Buone le relazioni con l'Italia ma è ancora aperto il tema del memorandum tra banca centrale e bankitalia che resta di grande importanza per il settore bancario chiamato a un periodo di grandi mutamenti e ad affrontare gli effetti della voluntary disclosure. Si stima però, ribadisce il Segretario alle finanze, che l'impatto sistemico sarà molto inferiore rispetto ai precedenti scudi fiscali. 16 milioni e mezzo il disavanzo previsto ma l'obiettivo, per il governo, resta il pareggio di bilancio e il riequilibrio conti pubblici. L'imposta dei servizi passa dal 3 al 4%. E', spiega Capicchioni, un avvicinamento al percorso che porterà alla riforma delle imposte indirette. I trasferimenti all'Iss per il fondo pensioni aumentano di 17 milioni. Lo stanziamento per la sanità invece cresce del 4% e sale a quota 64 milioni. Bisogna riformare le pensioni, afferma il Segretario alle finanze confermano che non sono previsti prepensionamenti obbligatori. Capicchioni chiude invitando a fare attenzione alla liquidità dello Stato, negli ultimi anni significativamente ridotta. La forte riduzione delle entrate, ricorda, non è compensata dai tagli. Servono interventi urgenti per il ripristino delle riserve. Marco Podeschi definisce la proposta “un brodino caldo” per ristorare le esangui finanze pubbliche. L'Upr contesta anche i mancati stanziamenti per la sicurezza e i tagli agli straordinari per le forze dell'ordine. Aumenta la tassa sui servizi “la più evasa della storia”, commenta Andrea Zafferani, perchè è stato riscosso solo un quinto del previsto. Facciamo invece in modo che venga pagata, sottolinea il capogruppo di Civico 10. Questi aumenti vanno a pesare su chi richiede il servizio, aggiunge Tony Margiotta di Sinistra Unita. Sono sempre i cittadini a pagare. Una manovra “miope” per Rete, che nulla ha a che fare con lo sviluppo. La legge parla di emergenze di liquidità e di debito, sottolinea Elena Tonnini. Il capogruppo socialista apprezza la struttura del provvedimento ma chiede “emendamenti non solo tecnici ma anche programmatici”. Non si può combattere contro i numeri solo riducendo la spesa, afferma Andreoli. Vanno trovate nuove entrate. Tutta la maggioranza difende e sostiene il provvedimento replicando alle accuse di una legge “troppo tecnica”. Le scelte politiche dobbiamo farle con altri provvedimenti , dicono Dc e Psd. Occorrono percorsi condivisi per recupare risorse, che non possono stare nel bilancio, conferma Alleanza Popolare. La maggioranza sottolinea anche l'importanza dei risultati ottenuti. Il Segretario alle finanze replica affermando che nel “brodino caldo” di Podeschi “ci sono anche dei buoni cappelletti”. I conti pubblici hanno raggiunto stabilità ed è costante l'opera di riduzione della spesa. Sono quasi sicuro, afferma Capicchioni, che il disavanzo 2015 in sede di consuntivo verrà assorbito e chiuderà a pareggio. Contiamo di raggiungere lo stesso obiettivo anche per il 2016. Poi il Segretario alle finanze punta il dito sugli evasori. Cominciano ad arrivare i primi dati delle dichiarazioni Igr e a breve, assicura, partiranno delle verifiche. “Non sono per nulla contento”, dice Capicchioni. Abbiamo centinaia di operatori che dichiarano un risultato economico inferiore o simile a quello dei propri dipendenti. E si parla di attività che sono sul mercato da anni. I dati, aggiunge, sono incongruenti con quelle aziende e con il tenore di vita che l'imprenditore conduce. Anche i dati sulla Smac per molti soggetti sono incongruenti. “Mi chiedo come queste attività economiche possono reggersi, afferma il Segretario alle finanze. E' impossibile. Siamo di fronte a soggetti che lavorano in nero”. Chiude con un appello alle associazioni di categoria che stanno facendo una battaglia contro lo Smac:è ora , dice Capicchioni, che inizino a fornire all'amministrazione le risorse che porterebbero San Marino fuori dalla crisi più velocemente. Oggi il Pil è di 1 miliardo e 400 milioni bisogna portarlo almeno ad 1,8/2 miliardi per garantire al Paese una certa sicurezza. Intanto il Congresso di Stato fa sapere che nella seduta di martedì prossimo si parlerà di pensioni.


Sonia Tura

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